Energy Release, Advant Nctm spiega le novità: regole operative e modelli contrattuali
“Non si può escludere che anche la scadenza prevista per la sottoscrizione del “Contratto” possa essere ulteriormente posticipata, ma non suggerirei a nessun operatore di delineare una strategia basata su questo scenario”, ha detto Piero Viganò, head of energy and infrastructures presso Advant Nctm, a pv magazine Italia.
Piero Viganò, head of energy and infrastructures presso Advant Nctm, ha spiegato a pv magazine Italia le principali novità delle nuove regole operative dell’Energy Release 2.0.
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) ha pubblicato il decreto 72/2025 del 19 novembre con cui aggiorna i contratti di anticipazione e restituzione e le regole operative dell’Energy Release 2.0. Quali i principali cambiamenti? Quali le principali novità?
Viganò: Le nuove Regole Operative e i modelli contrattuali approvati dal Mase confermano l’impianto delineato dal Decreto n. 204 del 29 luglio 2025 (il cosiddetto “Decreto Correttivo”). Le principali novità, con riferimento al funzionamento complessivo del meccanismo, riguardano in particolare due aspetti. In primo luogo, viene introdotta la procedura competitiva per l’aggiudicazione dei volumi di energia da restituire al GSE, che rappresenta un elemento di forte discontinuità rispetto alla configurazione precedente. In secondo luogo, viene definitivamente disciplinato il meccanismo di Claw Back, ossia il diritto del GSE a recuperare dalla controparte il vantaggio residuo maturato, calcolato come il minore tra: (i) il valore attualizzato dei flussi finanziari generati durante il periodo di anticipazione e (ii) la differenza – se positiva – tra il valore attualizzato dei flussi finanziari dell’anticipazione e quello dei flussi finanziari del periodo di restituzione. Un ulteriore elemento di rilievo riguarda la struttura contrattuale. I clienti finali energivori sottoscriveranno il nuovo “Contratto” e avranno la possibilità di trasferire al soggetto terzo delegato gli obblighi relativi alla realizzazione della nuova capacità di generazione, alla restituzione dei volumi anticipati al GSE e alla retrocessione del vantaggio residuo. Il soggetto terzo delegato, a sua volta, sarà tenuto a sottoscrivere un apposito “Addendum” al Contratto.
Il Gestore dei servizi energetici (GSE) procederà entro fine anno alla stipula dei contratti di anticipazione con le imprese beneficiarie, assicurando l’erogazione dell’energia agevolata a partire dal 1° gennaio 2026. Ci potrebbero essere ritardi secondo lei?
Viganò: Il termine ultimo per la sottoscrizione del cosiddetto “Contratto”, che sostituisce il precedente Contratto di Anticipazione, è fissato al 31 gennaio 2026, mentre il periodo di anticipazione decorre dal 1° gennaio 2025. Considerato che alcuni termini introdotti dalle nuove Regole Operative sono già stati oggetto di proroga, non si può escludere che anche la scadenza prevista per la sottoscrizione del “Contratto” possa essere ulteriormente posticipata, ma non suggerirei a nessun operatore di delineare una strategia basata su questo scenario.
Nei primi mesi del 2026 sarà avviata la procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione di nuovi impianti rinnovabili destinati alla restituzione dell’energia anticipata, che dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti. Riscontra delle complessità in merito?
Viganò: La principale complessità riguarda il fatto che, secondo le nuove Regole Operative, il GSE deve aver previamente valutato positivamente la Garanzia Incondizionata prestata dal soggetto terzo delegato affinché quest’ultimo possa partecipare alla procedura competitiva. Poiché al momento non sono previste tempistiche definite per tale valutazione, vi è il rischio che i soggetti terzi delegati non riescano a ottenere l’approvazione in tempo utile, rimanendo di fatto esclusi, anche solo temporaneamente, dalla partecipazione diretta alla procedura.
Nelle regole operative, se non sbaglio, è anche previsto che il cliente finale energivoro o il soggetto aggregatore (in caso di cliente finale energivoro in forma aggregata), in esito alla procedura di assegnazione, abbiano facoltà di rinunciare alla stipula del contratto di anticipazione entro 30 giorni, senza escussione della garanzia. Per quale motivo è stata aggiunta questa possibilità?
Viganò: La facoltà riconosciuta ai clienti finali energivori, agli aggregatori e ai soggetti aggregati, questi ultimi qualora esercitino il recesso dall’aggregazione con il consenso dell’aggregatore, di rinunciare alla stipula del Contratto entro il termine stabilito dal GSE, senza escussione della cauzione, potrebbe consentire una maggiore flessibilità agli operatori. Considerato il ritardo accumulato nell’attuazione dell’anticipazione, tali soggetti potrebbero, nel frattempo, aver sottoscritto power purchase agreement, anche virtuali, con produttori terzi e non avere quindi più interesse a perfezionare il Contratto con il GSE. La previsione consente dunque di evitare vincoli non più coerenti con le strategie di approvvigionamento energetico adottate nel corso dell’anno.
La gara, secondo alcuni esperti, potrebbe condurre “ad esiti in linea, se non più sorprendenti, di quelli del Fer X Transitorio”. In che senso? È d’accordo?
Viganò: non comprendo questa affermazione. Da una parte non c’è molto di sorprendente nell’esito della prima Asta FER X e dall’altra non immagino che il volume effettivamente oggetto di gara nel contesto energy release sarà elevato. In queste settimane stiamo infatti assistendo ad un’accelerazione dei rapporti bilaterali tra energivori e aggregatori da una parte e produttori dall’altra. Gli ostacoli potrebbero però derivare dalle garanzie e dal ruolo di dispacciatore del terzo delegato nel caso in cui non coincida il produttore. Evoluzioni positive sono però attese al riguardo dopo le rassicurazioni pubblicamente rese del GSE.
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Sergio Matalucci (Milano, 1982) è giornalista e scrittore specializzato in energia, geopolitica e relazioni internazionali. Ha lavorato per Reuters, è stato corrispondente Europa occidentale per Natural Gas Europe e senior editor a Ruptly. Altri articoli di Sergio Matalucci
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