La Commissione europea ha svelato una serie di proposte per l’ammodernamento delle infrastrutture di rete, mirate a migliorare il flusso di energia tra gli Stati membri, invitando al contempo i governi ad adottare un approccio “first-come, first-served” (in ordine di arrivo) per le offerte di connessione.
Soggetto all’approvazione parlamentare, il Pacchetto Reti Europee e l’iniziativa Energy Highways includono nuove linee guida sulle connessioni di rete, indicazioni sui contratti per differenza (CfD), proposte per accelerare la pianificazione dei progetti infrastrutturali e una revisione del Regolamento TEN-E (Trans-European Network for Energy), che disciplina le infrastrutture energetiche transfrontaliere.
Il Pacchetto Reti Europee fornisce agli Stati membri raccomandazioni e buone pratiche, tra cui l’invito ad adottare il principio “first-ready, first-serve” (chi è pronto per primo, viene servito per primo) nelle offerte di connessione.
Il pacchetto stabilisce inoltre la transizione verso un quadro di pianificazione per le infrastrutture energetiche transfrontaliere a livello europeo, volto a favorire un approccio più coordinato agli interventi di ammodernamento. Entro due anni dall’entrata in vigore del pacchetto, la Commissione elaborerà uno scenario centrale europeo coerente con gli obiettivi energetici e climatici dell’UE. Questo scenario sarà utilizzato dalla Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione per l’elettricità (Entso-E) e dalla Rete europea degli operatori per l’idrogeno (Ennoh) per individuare le esigenze infrastrutturali future.
L’iniziativa Energy Highways comprende otto interconnessioni strategiche per il trasporto di elettricità, gas e idrogeno. Secondo la Commissione, questi progetti verranno ora sottoposti a una procedura accelerata.
L’intervento della Commissione avviene nel contesto dell’obiettivo dell’UE di raggiungere un livello del 15% di interconnessione tra Stati membri entro il 2030 — un traguardo che diversi Paesi non sono sulla buona strada per raggiungere. Nell’annuncio del piano per le reti, la Commissione ha descritto il costo dell’inazione come “enorme” e ha avvertito che una scarsa interconnessione espone l’Unione europea a rischi di volatilità dei prezzi e a vulnerabilità geopolitiche. Bruxelles stima che saranno necessari 1.200 miliardi di euro di investimenti nelle reti elettriche dell’UE entro il 2040.
SolarPower Europe ha definito le nuove linee guida per le connessioni di rete come il “punto forte del pacchetto”. L’amministratrice delegata Walburga Hemetsberger ha dichiarato che le indicazioni della Commissione “colpiscono nel segno”.
“Ora gli Stati membri dispongono di istruzioni chiare su come definire regole efficaci per la connessione di progetti compatibili con la rete, come quelli ibridi fotovoltaico + accumulo, e su come remunerare gli utenti che stipulano accordi di connessione flessibile. Questa pubblicazione aiuterà l’Europa a utilizzare meglio le infrastrutture di rete esistenti”, ha affermato Hemetsberger.
Anche Energy Storage Europe Association ha accolto positivamente l’annuncio. Il responsabile delle politiche Daniel Vig ha spiegato che il passaggio da un sistema “first-come, first-served” a uno “first-ready” accelererà le connessioni e lo sviluppo dei progetti.
“Le proposte sulla riforma delle code, sui contratti di connessione flessibili e sul riconoscimento dei benefici di sistema sono perfettamente in linea con le raccomandazioni del nostro documento di posizione sulle connessioni alla rete”, ha aggiunto Vig.
“Supportiamo pienamente le linee guida della Commissione e ne sollecitiamo l’attuazione coerente in tutti gli Stati membri per garantire un accesso equo ed efficiente alla rete.”
Le proposte passeranno ora all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE per l’approvazione. In questa fase, la Commissione collaborerà con gli Stati membri e le parti interessate per attuare i 235 progetti infrastrutturali transfrontalieri annunciati il 1° dicembre 2025.
I progetti energetici transfrontalieri inclusi nei programmi Projects of Common Interest (PCIs) e Projects of Mutual Interest (PMIs) comprendono 113 progetti relativi a reti elettriche offshore e intelligenti, 100 progetti su idrogeno ed elettrolizzatori, 17 progetti per la cattura e il trasporto di CO₂, 3 progetti per reti intelligenti del gas e 2 grandi iniziative storiche che collegano Malta e Cipro alla rete europea del gas continentale.
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