pv magazine Italia ha sentito SolarPower Europe per capire meglio il ruolo di fotovoltaico e batterie nella proposta della Commissione per la modifica degli obiettivi climatici europei al 2040.
A giugno il solare ha rappresentato il 22,1% della produzione di energia elettrica nell’Unione Europea, con 13 Stati membri che hanno stabilito nuovi record per la quota di energia solare nei loro mix nazionali.
SolarPower Europe ha sottolineato il ruolo dei produttori nazionali di sistemi di montaggio nel sostenere la diffusione del fotovoltaico in Europa, chiedendo al contempo l’adozione di codici doganali internazionali, standard di qualità più severi e l’inclusione dei sistemi di racking a inclinazione fissa negli elenchi nazionali delle tecnologie di resilienza ai sensi della legge europea sull’industria a zero emissioni (NZIA).
Nel caso delle tecnologie fotovoltaiche, è richiesto che i prodotti finali non siano assemblati in un paese terzo e che almeno quattro componenti principali specifici utilizzati in questi prodotti non provengano da tale paese.
Secondo pvXchange.com, i prezzi dei moduli solari in Europa sono diminuiti fino a 0,01 €/W questo mese, mentre il mercato fotovoltaico mostra resilienza nonostante l’incertezza normativa e i rischi geopolitici.
Il trend tracciato da Pexapark dovrebbe però cambiare a giugno, almeno in Italia, visto l’accordo già annunciato. Rimane che i volumi sono diminuiti dell’84% mese su mese e le transazioni sono scese del 45%.
Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha lanciato una gara d’appalto per la fornitura di soluzioni solari in Ucraina. La scadenza per la presentazione delle domande è l’8 luglio.
Eiko Power ha spiegato a pv magazine Italia la strategia per riportare in Europa il know-how su R&D, testing e assemblaggio delle batterie. Aspetta entro fine anno la certificazione Kiwa per le sue batterie con le celle immerse in un liquido “aeronautico”.
Osservazioni entro il 15 luglio.
Il documento, che prevede uno stanziamento rispettivamente di 730 miliardi di euro e 477 miliardi di euro per lo sviluppo delle reti di distribuzione e trasmissione dell’energia elettrica entro il 2040, è rivolto ai paesi dell’UE, alle autorità di regolamentazione e ai gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.
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