Un gruppo di scienziati brasiliani ha studiato il potenziale dell’agrivoltaico nei campi di canna da zucchero, scoprendo che questa combinazione può offrire vantaggi sia in termini di resa agricola che di produzione elettrica. I risultati hanno mostrato che, in determinate condizioni, la resa della canna da zucchero coltivata sotto i pannelli solari può essere superiore a quella dei terreni senza fotovoltaico.
Un gruppo di ricercatori di Trina Solar e dell’Università di Nanchang (Cina) afferma di aver verificato che i moduli solari back-contact superano le prestazioni dei moduli TOPCon solo quando meno di tre celle all’interno di una sottostringa risultano parzialmente ombreggiate. I risultati sono stati pubblicati in un articolo scientifico sottoposto a peer review.
Un gruppo di scienziati in Arabia Saudita ha sviluppato un generatore di acqua dall’aria alimentato a energia fotovoltaica, utilizzabile in zone remote o durante lunghi viaggi in auto. Secondo quanto riportato, può produrre circa un litro di acqua a un costo di circa 0,04 dollari per l’acqua destinata all’imbottigliamento, e a costo zero per l’acqua non imbottigliata.
Un gruppo di ricercatori in Danimarca ha sviluppato una nuova strategia di dimensionamento per combinare l’operatività di un impianto fotovoltaico con batterie agli ioni di litio e supercondensatori. Secondo gli autori, l’approccio proposto consente di ridurre i cicli annuali delle batterie del 13%.
I ricercatori della University of New South Wales (UNSW) hanno analizzato l’effetto di due tipologie di flussanti per saldatura sui moduli solari TOPCon sottoposti a test in condizioni di umidità e calore. I risultati mostrano che i flussanti “no-clean” possono provocare una corrosione significativa sui contatti anteriori argento-alluminio. Inoltre, lo studio evidenzia come strutture di metallizzazione più dense e una minore percentuale di alluminio nei contatti contribuiscano a migliorare la resistenza alla corrosione.
Un team di ricerca internazionale ha costruito un dispositivo fotovoltaico al perovskite per uso interno utilizzando un trattamento di tripla passivazione per ridurre i difetti cristallini nel film di perovskite. La cella ha raggiunto un’efficienza notevole ed è stata anche in grado di mantenere il 92% delle sue prestazioni iniziali dopo 3.200 ore.
OPIS, Wood Mackenzie e Bernreuter Research hanno discusso con pv magazine del presunto piano cinese da 7 miliardi di dollari volto a ridurre l’eccesso di offerta di polisilicio e ripristinare un contesto di prezzi sostenibile per la filiera fotovoltaica, ma le opinioni rimangono divise sulla sua fattibilità ed efficacia.
I ricercatori dell’UNSW hanno scoperto che la luce invisibile accelera la degradazione indotta dai raggi UV nelle celle solari TOPCon, producendo gli stessi effetti di degradazione della luce visibile, ma a una velocità maggiore. Le conseguenze sarebbero significative perdite di tensione a circuito aperto e la riduzione dell’efficienza delle celle.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno provato a rendere l’agrivoltaico nei campi di riso tecnicamente ed economicamente fattibile, nonostante i noti problemi di produttività che si verificano quando il riso viene coltivato sotto i pannelli. Hanno utilizzato un sistema di inseguimento a doppio asse, individuando un potenziale grazie a un’attenta gestione dell’ombreggiamento e degli angoli di inclinazione.
Ideata da scienziati di Hong Kong, la balaustra solare integra pannelli fotovoltaici bifacciali ed è considerata una soluzione ideale per i “tetti freddi”. L’albedo del tetto e l’orientamento dei moduli sono fattori determinanti per le prestazioni del sistema.
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