“Il valore dei pannelli solari importati è diminuito del 43% rispetto al 2023 a causa di un calo dei prezzi, mentre il peso totale di queste importazioni è aumentato di un modesto 2%”, ha scritto l’istituzione europea.
Durante un webinar organizzato venerdì, i consulenti e i partner di Key to Energy hanno fatto capire che il mondo BESS italiano è ancora agli albori; il Macse sta agendo come catalizzatore, anche grazie ai segnali che valorizzano la flessibilità. Ma Virginia Canazza lancia un monito: i Capex potrebbero non rimanere così bassi nel futuro.
“L’operazione prevede un investimento di circa 40 milioni di euro in equity da parte del fondo IXC3 ed è supportata da un finanziamento bancario concesso da un pool di istituti composto da BPER, Intesa Sanpaolo e MPS”, si legge in un comunicato diramato oggi.
“Offriamo strutture di montaggio a 1.600 a 2.300 euro per posto auto”, Ádám Halmos, responsabile di progetto presso Electraplan, ha detto a pv magazine Italia.
Il corrispettivo totale per l’acquisizione in Puglia è di 875.000 euro, che include l’acquisto del terreno associato, che verrà utilizzato per la costruzione del primo impianto BESS.
La mozione chiede alla Giunta di “adottare strumenti normativi regionali che impediscano, ora ed in futuro, analoghe occupazioni di suolo agricolo fertile per impianti fotovoltaici o altre infrastrutture incompatibili e a promuovere l’apertura di un tavolo di confronto permanente con sindacati, rappresentanti del settore agricolo, enti locali e altri soggetti interessati, per favorire un dialogo partecipato sulle scelte di utilizzo del territorio riguardanti le energie rinnovabili e la tutela del suolo agricolo”.
“Nell’ambito dell’accordo, Enfinity Global manterrà la guida del processo autorizzativo per garantire una realizzazione fluida del progetto. Situato nella regione Emilia Romagna, il sistema vanta una capacità di accumulo di 1.944 MWh con una durata di 4 ore”, ha scritto la società con sede a Miami, Florida.
“L’impianto di Monte San Vito non solo rappresenta il primo progetto operativo dell’azienda, ma segna anche l’avvio della sua prossima fase di sviluppo, che comprende costruzione, connessione alla rete e la stipulazione di contratti di Power Purchase Agreements (PPAs)”, ha detto Terrawatt.
La fiera, la prima di Terrapinn in Italia, è aperta al pubblico (gratuita). Oltre 100 gli espositori, di cui circa il 25% non italiani.
“Macse garantisce ricavi commerciali limitati durante i suoi 15 anni di durata. Successivamente, i progetti mantengono batterie che possono ancora fornire resilienza e flessibilità alla rete, creando ulteriore valore oltre il contratto”, ha detto BW ESS a pv magazine Italia.
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