L’associazione, ascoltata dalla X Commissione Attività produttive della Camera e IX Commissione Industria del Senato, ha inoltre evidenziato la necessità di recepire pienamente i criteri Nzia (Net zero industry act).
Dalla disamina del quadro normativo si evince che le linee elettriche e le relative infrastrutture possono essere collocate lungo o in attraversamento delle strade pubbliche o ferrovie o altri immobili demaniali, solo previo il rilascio di una concessione dall’ente proprietario, con contestuale sottoscrizione di un atto di sottomissione che vincola il richiedente al rispetto delle prescrizioni e agli oneri di ripristino.
Maddalena Cerreto, lead expert Italy di Aurora Energy Research, ha spiegato a pv magazine Italia che il Macse è e sarà molto competitivo. “La pipeline autorizzata è di circa 40 GWh, considerando una durata media degli asset di 6 ore, pari a quattro volte il target nazionale previsto per la prima asta Macse”, ha detto Cerreto, aggiungendo che “chi non verrà selezionato nella prima asta potrà puntare sulle aste successive, dove si prevede una domanda più elevata”. Parliamo dei progetti in termini geografici e di prezzo, ma anche dei possibili rischi.
“È possibile che non si arriverà al contingente”, ha detto Alberto Cuter, vicepresidente Jinko Solar, a pv magazine Italia , parlando della seconda asta del Fer X transitorio, la cui decisione è stata “introdotta apparentemente negli ultimi giorni!”.
Durante la conferenza in corso a Milano organizzata da TBEA, gli esperti del settore sembrano piuttosto positivi sulle prospettive del mercato italiano: interesse per soluzioni
BESS, progetti autorizzati in aumento e atteggiamento favorevole degli istituti bancari.
L’azienda ha avviato anche la costruzione del suo primo progetto di sistema di accumulo di energia in batterie (BESS) in Italia, un impianto da 18 MW /4H situato in Sicilia. Il progetto sarà co-localizzato con un impianto fotovoltaico da 70 MW attualmente in costruzione.
Tra gli ambiti di collaborazione previsti rientrano la promozione delle FER, delle comunità energetiche e dei sistemi di accumulo. La Regione ha inoltre previsto un nuovo incremento di 23 milioni di euro per il bando Recap.
“In meno di un anno abbiamo quasi triplicato la nostra pipeline da circa 0,5 GW a 1,4 GW e prevediamo di raggiungere i 70 dipendenti diretti entro il 2026, con le due attuali sedi di Palermo e Roma”, ha detto la società di Bilbao a pv magazine Italia, aggiungendo che i primi impianti dovrebbero essere messi in esercizio già nel 2026.
L’intervista a Mattia D’Amato, CEO di EN.IT, società veronese che a oggi detiene un portafoglio di “circa 1.300 MW di fotovoltaico con 280 MW in fase avanzata di autorizzazione”
“Le regioni con minore irraggiamento solare, come il Nord Europa, tendono ad avere tradizioni più forti di organizzazione collettiva, una maggiore capacità amministrativa e quadri politici più favorevoli, tutti fattori che favoriscono lo sviluppo delle CER”, ha detto Graziano Salvalai a pv magazine Italia.
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