pv magazine Italia ha avuto il piacere di parlare con Silvia Bodoardo, professoressa ordinaria del Politecnico di Torino e referente scientifica dell’Associazione europea BEPA (Batteries European Partnership Association). Bodoardo ha spiegato i progetti dell’ateneo piemontese, illustrando i possibili scenari per l’innovazione nel campo delle batterie.
Un gigantesco progetto di batteria a flusso di vanadio con energia solare nello Xinjiang è stato completato, segnando una pietra miliare nella ricerca cinese di accumuli di energia di lunga durata e su scala pubblica.
I ricercatori hanno simulato 160 casi di installazione di tetti fotovoltaici nell’Italia meridionale e settentrionale. Tra i parametri che cambiavano: le dimensioni e il tipo di pannelli, il tasso di copertura del tetto. Gli albedo considerati erano 20%, 40%, 60% e 80%, che si riferiscono a diversi tipi di materiali del tetto.
Secondo la società d’analisi Bernreuter Research, la produzione cinese di polisilicio raggiungerà i 3,25 milioni di tonnellate metriche (MT) nel 2024, portando i prezzi globali al di sotto dei 3,87 dollari/kg. Il mercato potrebbe oscillare verso una carenza entro il 2028 se i tagli alla capacità produttiva dovessero essere superiori.
In un nuovo aggiornamento settimanale per pv magazine, OPIS, una società di Dow Jones, riferisce che i moduli assemblati negli Stati Uniti con celle importate continuano ad essere tra 0,26$/W e 0,33$/W, mentre i moduli con contenuto nazionale – che sono ancora limitati a pochi produttori – sono generalmente quotati tra 0,4$/W e 0,5$/W.
Il produttore solare cinese Longi ha presentato a Shanghai, in occasione della fiera SNEC 2025, un nuovo modulo fotovoltaico con un’efficienza del 25,9%, prodotto con tecniche di passivazione a bassa e alta temperatura.
Gli esperti che interverranno a NetZero Milan Expo-Summit 2025 il 15 maggio hanno dichiarato a pv magazine che il contatto passivo a ossido tunnel (TOPCon) rimarrà la tecnologia di celle dominante nel breve termine grazie ai continui progressi, nonostante la crescente concorrenza delle tecnologie a back-contact e a etero-giunzione.
Le ultime indagini del Fraunhofer ISE dimostrano comunque che i test UV convenzionali possono esagerare significativamente l’effetto di degrado. La diminuzione massima delle prestazioni arriva al 5%, ma molti moduli non registrano alcuna perdita di efficienza.
Una startup italiana sostenuta da un gruppo di scienziati sta sviluppando un sistema agrivoltaico a forma di V che, secondo quanto riferito, può trovare un’applicazione ottimale con moduli bifacciali e tracker a singolo asse. Si sostiene che la configurazione del sistema proposto possa ridurre l’utilizzo del suolo del 24% rispetto alle configurazioni convenzionali.
Secondo BloombergNEF, le installazioni fotovoltaiche mondiali potrebbero raggiungere i 700 GW nel 2025, con un aumento a 753 GW nel 2026 e a 780 GW nel 2027.
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