“Nell’ambito dell’accordo, Enfinity Global manterrà la guida del processo autorizzativo per garantire una realizzazione fluida del progetto. Situato nella regione Emilia Romagna, il sistema vanta una capacità di accumulo di 1.944 MWh con una durata di 4 ore”, ha scritto la società con sede a Miami, Florida.
“Con i risultati del Macse (12–15 k€/MWh-anno), un sistema da 4 ore genera circa 50–60 k€/MW-anno di ricavi fissi per 15 anni. Se si attualizzano questi flussi in maniera banale , il Capex massimo sostenibile per restare in equilibrio economico-finanziario si colloca nell’ordine di 60–80 €/kWh installato, considerando Opex e costi di connessione bassi”, ha detto Felice Lucia di Jinko Power a pv magazine Italia , aggiungendo che oggi, in Europa, i costi reali si muovono ancora tra 120 e 180 €/kWh.
Matteo Coriglioni, head of Italy presso Aurora Energy Research, ha detto a pv magazine Italia che i prezzi a questi livelli erodono i margini dei progetti. Secondo Virginia Canazza, partner di Key to Energy (KtE), la prima asta sottolinea la significativa riduzione dei CapEx della tecnologia elettrochimica e il ruolo delle utility.
La società prevede inoltre un piano di investimenti 2025-2029 da oltre 500 milioni di euro nel Paese
Maddalena Cerreto, lead expert Italy di Aurora Energy Research, ha spiegato a pv magazine Italia che il Macse è e sarà molto competitivo. “La pipeline autorizzata è di circa 40 GWh, considerando una durata media degli asset di 6 ore, pari a quattro volte il target nazionale previsto per la prima asta Macse”, ha detto Cerreto, aggiungendo che “chi non verrà selezionato nella prima asta potrà puntare sulle aste successive, dove si prevede una domanda più elevata”. Parliamo dei progetti in termini geografici e di prezzo, ma anche dei possibili rischi.
Durante la conferenza in corso a Milano organizzata da TBEA, gli esperti del settore sembrano piuttosto positivi sulle prospettive del mercato italiano: interesse per soluzioni
BESS, progetti autorizzati in aumento e atteggiamento favorevole degli istituti bancari.
L’accordo, firmato con una controparte non dichiarata, ha una durata iniziale di tre anni
Il contingente nazionale e i contingenti minimo e massimo per area coincidono con i valori di fabbisogno
Il progetto, che prevede la realizzazione di un sistema di accumulo da 72 MW, ha ottenuto il via libera ministeriale a inizio agosto.
La società di Generali Investments ha annunciato la chiusura del “Fondo I” che ha raccolto oltre 620 milioni di euro in commitments e l’avvio del “Fondo II” che punta a raggiungere 1 miliardo di euro.
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