Università di Verona, progetto per fotovoltaico integrato negli edifici

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Il progetto Innovative solutions for building integrated photovoltaics (Insobild) del gruppo di ricerca Laboratory for photovoltaics and solid state physics (Laps) dell’Università di Verona riguarda la preparazione, fabbricazione e caratterizzazione di celle solari a film sottile di seconda generazione. Scopo: abbattere il costo di produzione e mantenere un’efficienza analoga a quella del silicio.

Il team, formato principalmente da giovani donne, è coordinato da Alessandro Romeo, docente di Fisica sperimentale del dipartimento di Informatica. Partito nel gennaio 2023, questo progetto triennale vuole sviluppare un pannello dalla duplice funzione: convertitore di energia ed elemento di costruzione.

Alessandro Romeo ha spiegato: “Nuove applicazioni come la costruzione di BiPV, cioè pannelli fotovoltaici integrati negli edifici, e di PiPV, il fotovoltaico integrato in prodotti, apriranno un enorme mercato, accrescendo al contempo la produzione di energie rinnovabili. La disponibilità di celle fotovoltaiche integrate sarà fondamentale anche per l’Internet of Things, permettendo di alimentare una moltitudine di sensori e dispositivi distribuiti”.

L’obiettivo principale della ricerca è fornire due processi di produzione brevettabili e industrializzabili in modo semplice. Uno lato BiPV con deposizione spray a basso costo e uno per PiPV con celle bifacciali e flessibili, attraverso prototipi che avranno efficienze superiori al 12%.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 190mila euro dalla Fondazione CariVerona e dal Gruppo Manni.

 

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