La startup svizzera Insolight ha installato un impianto fotovoltaico di 2.600 m2 in una fattoria di lamponi di proprietà di Bioschmid Gmbh, un operatore agricolo “biologico” di Lucerna.
L’impianto da 160 kW è dotato di 800 moduli bifacciali PERC e di un inverter del produttore cinese Huawei. L’impianto comprende anche uno schermo riflettente regolabile progettato da Insolight e posizionato tra i moduli e le colture, un sistema di controllo e algoritmi di tracciamento.
L’azienda ha dichiarato di aver progettato il sistema in modo sistematico per favorire l’attività agricola.
“Parametri come la copertura delle celle solari, l’altezza e l’inclinazione della struttura sono stati progettati sulla base di simulazioni per fornire la quantità di luce di cui i lamponi hanno effettivamente bisogno”, ha dichiarato Mathieu Ackermann, CTO di Insolight. “Il nostro schermo ombreggiante dinamico, pilotato sulla base del feedback dei sensori e dei nostri algoritmi, fornisce un’ombreggiatura supplementare durante le ondate di calore e protegge la coltura dalle gelate in primavera”.
L’impianto pilota sarà monitorato nei prossimi tre anni, con particolare attenzione agli aspetti agricoli. L’Università di Scienze Applicate di Berna misurerà le prestazioni del fotovoltaico.
L’Ufficio federale dell’energia sostiene l’impianto agrovoltaico Bioschmid attraverso il programma P+D (acronimo di pilot and demonstration). Altri sostenitori del progetto sono il Cantone di Lucerna (Swisslos), la Fondation sur la Croix, la Fondazione Valery e i fornitori di sistemi coinvolti.
Il sistema venderà l’energia prodotta alla rete. Tuttavia, non sono stati resi noti i dettagli sul costo livellato dell’elettricità o sulla spesa di capitale.
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