Il fornitore giapponese di tecnologia GBP Co., Ltd. ha lanciato settimana scorsa nuovi cavi in alluminio per impianti fotovoltaici.
L’azienda sostiene che il nuovo prodotto offre il vantaggio di essere una soluzione antifurto, poiché l’alluminio costa molto meno del rame e i cavi in alluminio sono meno interessanti per i ladri rispetto alle loro controparti in rame.
GBP sostiene che i nuovi cavi in alluminio sono compatibili con gli standard internazionali 4mm² x 95mm², 4mm² x 120mm², 1mm² x 150mm², 1mm² x 185mm², 1mm² x 240mm² e 1mm² x 300mm².
“La conduttività dei cavi in alluminio è pari a circa il 60% di quella dei cavi in rame”, spiega il produttore. “Ma scegliendo le dimensioni giuste, è possibile ottenere le stesse prestazioni dei conduttori in rame. Inoltre, poiché i cavi in alluminio sono più leggeri e flessibili del 30-50% rispetto a quelli in rame, garantiscono un processo di installazione più semplice, accorciano i tempi di costruzione e fanno risparmiare sui costi di manodopera”.
GBP ha dichiarato che l’utilizzo del suo nuovo cavo può ridurre il costo di un progetto fotovoltaico fino al 10%. “È conforme alle normative tedesche”, ha dichiarato il fornitore. “Le misure antifurto, come i nostri cavi in alluminio, stanno attirando l’attenzione anche all’estero”.
L’alluminio è meno costoso del rame, ma è soggetto all’ossidazione. Inoltre, l’alluminio è più fragile anche a temperature normali e si rompe più facilmente del rame.
In pratica, i cavi in alluminio sono poco utilizzati nelle piccole installazioni sui tetti e vengono impiegati soprattutto negli impianti fotovoltaici su larga scala. A parità di potenza, questi cavi richiedono una sezione trasversale più spessa rispetto ai cavi in rame e quindi anche un po’ di spazio in più.
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