Engie sviluppa il gemello digitale di un impianto convertito ad idrogeno

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Engie Lab Crigen è il centro di ricerca e sviluppo del Gruppo Engie che, nell’ambito di un ambizioso progetto di ricerca, si è avvalsa del supporto di un gemello digitale basato sulla simulazione multifisica 3D. L’obiettivo era quello di verificare in che modo un forno industriale avrebbe performato convertendo la sua alimentazione da fonti energetiche tradizionali all’idrogeno, ovvero in che modo sarebbe stato possibile fornire lo stesso livello di prestazioni energetiche utilizzando energia pulita.

Grazie alla disponibilità del gemello digitale, una replica identica e dettagliata dell’impianto fisico capace di gestire in tempo reale milioni di dati, è stato possibile implementare uno studio molto accurato del comportamento, poi valutato dai ricercatori.

I partner strategici di Engie sono stati Ansys per la parte di simulazione in tempo reale, PTC per la connettività IIoT e la gestione delle informazioni prevenienti dagli impianti mediante ThingWorx, e Synergiz che ha sviluppato un software di realtà mista da fruire con i visori Microsoft HoloLens 2.

“Siamo convinti che quanto implementato in questo progetto costituisca un’ottima base sperimentale per studiare, in via generale, i processi di combustione di molti altri impianti industriali che, potenzialmente, possono essere convertiti all’idrogeno. Per questo motivo il nostro laboratorio ha deciso di sfruttare questa occasione, studiando i comportamenti fisici e dinamici in tempo reale del modello attraverso la simulazione digitale multifisica 3D. Nel contesto attuale è per noi un grande vantaggio fare da apripista in questo specifico ambito, indicando quale sia la strada da percorrere per efficientare i consumi energetici e, al contempo, ottimizzare la gestione degli asset industriali”, ha affermato Guy-Alexandre Grandin, Deputy Head presso gli R&D Lab di Engie.

ThingWorx è la piattaforma di PTC operativa in ambito di applicazioni IIoT. “Questo progetto che Engie sta portando avanti è una vera e propria pietra miliare che permetterà di compiere un decisivo passo in avanti nella conversione dalle fonti energetiche tradizionali all’idrogeno, un passaggio che consentirà di ridurre in modo consistente le emissioni a supporto degli obiettivi Net Zero che dobbiamo impegnarci a raggiungere”, ha spiegato Paolo Delnevo, Vice President Southern Europe & General Manager di PTC Italia.

Il manager di PTC ha aggiunto: “Gli utenti sul campo mediante il visore Microsoft HoloLens possono ora accedere alle informazioni in tempo reale in modo interattivo dal gemello digitale. E poiché questa esperienza può essere convenientemente replicata per implementare e studiare il comportamento di altri modelli e altre risorse energetiche, e quindi comprendere come applicarli con successo alla realtà, ENGIE Lab CRIGEN oggi può definirsi un vero front-runner tecnologico”.

Attualmente, Engie dispone di 500 MW di capacità provenienti da 20 parchi eolici e fotovoltaici, a cui si andranno a sommare altri 100 MW di energia provenienti da fonti rinnovabili, che sfrutteranno anche due impianti di stoccaggio con lo scopo di rendere più stabile la rete elettrica nazionale e aumentare l’offerta di energia pulita.

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