Accordo Beghelli e Fondazione CER Italia, le parti spiegano funzionamento della “CER nazionale”

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pv magazine Italia ha parlato con Silvia Chiassai, presidente della Fondazione CER Italia, per capire la partnership tra la fondazione e Beghelli. Lo scopo è creare un’unica CER nazionale.

Beghelli e Fondazione CER Italia hanno firmato un accordo volto a promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici da parte di cittadini e imprese in tutto il Paese. Quale è l’obiettivo? Creare diverse CER o un’unica CER a livello nazionale?

L’obiettivo è quello di creare un’unica CER nazionale in modo da ottimizzare la gestione e semplificare i processi. Vista la complessità di realizzazione delle CER, Fondazione CER Italia agisce come facilitatore aggregando comuni da tutto il Paese permettendo un’autonomia dei sindaci nella gestione locale e dando indipendenza e rilievo ai diversi ambiti territoriali.

Scrivete che si può aderire da ogni parte d’Italia, come semplici consumatori, beneficiando di un risparmio fino al 30% sulla bolletta energetica. Potreste spiegare? Cosa vuol dire in pratica? Che il consumatore dovrebbe firmare un contratto di fornitura direttamente con voi?

Ogni utente mantiene assoluta libertà di scegliere il proprio fornitore di energia. Aderendo alla Fondazione CER Italia si ha la possibilità di entrare in un meccanismo virtuoso di autoconsumo virtuale dell’energia. Grazie alla CER, nei momenti in cui il consumatore consuma l’energia proveniente dai produttori della CER – all’interno del perimetro della medesima cabina primaria – si genera un beneficio economico, che viene ripartito tra le parti. Il consumatore, quindi, riceve periodicamente un pagamento proporzionale al suo contributo nel consumo di energia all’interno della CER. Il tutto avviene in modo virtuale, quindi senza bisogno di creare nuove connessioni e senza cambiare fornitore.

E gli oneri di sistema?

Ognuno continuerà a pagare la propria bolletta, comprensiva degli oneri di sistema. Fra i benefici economici generati dalla CER c’è un rimborso per le spese di trasporto non dovute: l’energia prodotta e consumata all’interno della cabina primaria, infatti, non transita sulla rete nazionale e non genera i relativi costi. Grazie alla CER, i consumatori riceveranno periodicamente, oltre ad una percentuale della tariffa incentivante generata dai propri consumi, anche una quota relativa al rimborso degli oneri di trasporto per l’energia condivisa.

Come funziona la vostra contrattualistica con i prosumer? Sareste voi a investire nell’impianto o dovrebbe essere il proprietario del tetto?

Fondazione CER Italia fornirà assistenza per gli studi di fattibilità sugli impianti dei prosumer e sull’eventuale richiesta di finanziamenti. Gli oneri per la realizzazione saranno a carico del prosumer. Eventualmente la CER potrà proporre le opportunità dei partner di Fondazione CER Italia che offrono finanziamenti agevolati o realizzazione chiavi in mano dell’impianto; in tal caso, però, i benefici economici generati dall’impianto spetteranno a chi ha sostenuto il relativo investimento. Il proprietario dell’area potrà beneficiare del pagamento di un canone per il diritto di superficie.

Che vantaggi avrebbe un prosumer?

Il prosumer, oltre a godere di un diretto risparmio in bolletta dato dall’autoconsumo fisico e istantaneo dell’energia prodotta dal proprio impianto, otterrà il valore economico dato dalla vendita alla rete dell’energia in eccesso. In aggiunta, per l’energia immessa in rete e contestualmente consumata da altri membri della CER sottesi alla medesima cabina primaria, otterrà una quota del corrispettivo di rimborso sugli oneri di trasporto e una quota della tariffa incentivante generata. Per dare un’idea di massima possiamo stimare che otterrà il 50% del corrispettivo di rimborso sugli oneri di trasporto e fino all’85% della tariffa incentivante generata.

Quale il ruolo di Beghelli? Servizi di progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione ordinaria di impianti fotovoltaici? Quali le differenze con gli altri operatori?

Beghelli, così come altri operatori, ha presentato una proposta al nostro Comitato di Gestione per diventare partner della Fondazione CER Italia come fornitore in grado di offrire impianti “chiavi in mano” a tutti gli aspiranti prosumer facenti parte della CER. Con Beghelli, i nostri partecipanti, avranno la possibilità, in base alle proprie necessità, di scegliere se dotarsi oltre che dell’impianto fotovoltaico anche di strumenti di domotica per ottimizzare tutti gli elementi di produzione e consumo collegati alla rete elettrica.

Quali le possibilità di standardizzazione, così importanti per abbassare i costi di progettazione?

 Il vantaggio di una CER di livello nazionale è che questa permette di standardizzare le procedure per tutti gli ambiti territoriali che entreranno al suo interno. Una gestione unica consentirà maggiore efficienza e una miglior capillarità dell’offerta.

Altre considerazioni?

La nostra CER lavora a un passo avanti per creare una virtuale comunità di cittadini, imprese e Comuni che si adoperi per uno sviluppo sostenibile e che integri crescita economica, sviluppo, equità sociale e salvaguardia dell’ambiente.

La Fondazione CER Italia, inoltre, è in grado di fornire tutto il supporto necessario al fine di assicurare l’accesso ai contributi fino al 40% in conto capitale della misura PNRR volta alla realizzazione degli impianti, dalla semplice attivazione delle configurazioni nell’ambito delle quali rientrano gli impianti fino alla completa gestione della pratica e di quant’altro necessario.

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