BPIV: ad oggi è una nicchia, ma in futuro crescerà

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A Firenze ieri si è svolta con molto successo la “Integrated Photovoltaic Conference”, organizzata da ETA Florence Renewable Energies e SEAMLESS-PV Project. pv magazine Italia era presente come media partner e nella conduzione di due panel. Il primo “European Industry Leaders in BPIV”, coo-moderato con Philippe Macé del Becquerel Institute, ha visto susseguirsi sul palco relatori di aziende da Belgio, Germania, Svizzera e Spagna per parlare delle soluzioni, le esperienze e le prospettive sulle sfide che l’industria BIPV deve affrontare attualmente.
Kai Buntrock, di Autarq GmbH (Germania), ha presentato le soluzioni innovative della sua azienda, focalizzate sull’integrazione armoniosa dei moduli fotovoltaici nelle coperture degli edifici. Marcus Bäckmann di 3S–Swiss Solar Solutions ha condiviso esperienze sullo sviluppo di sistemi fotovoltaici avanzati, evidenziando l’importanza della qualità e dell’efficienza in un mercato competitivo, mentre Werther Cambarau, di Tecnalia  ha illustrato progetti sperimentali e soluzioni tecnologiche per affrontare le sfide legate al design e all’implementazione del BIPV.
Ne è emerso che, sui tetti, i sistemi BIPV residenziali mostrano risultati molto competitivi, mentre quando installati su facciate i risultati sono più sfumati, in quanto la configurazione è meno ottimale. Il segmento BIPV rimarrà una nicchia nel breve termine, con un leggero rallentamento nel 2024 e nel 2025 rispetto al 2023, ma è su una traiettoria di crescita.
In merito al quadro normativo nell’UE, c’è un situazione di spaccatura tra il settore delle costruzioni e quello elettrico, senza standard BIPV obbligatori. I sintesi, ad oggi il BIPV non è destinato alla gloria, ma le sue caratteristiche uniche devono essere sfruttate attraverso la regolamentazione, l’educazione e gli sforzi di comunicazione per un’adozione efficiente, in modo che possa raggiungere il suo potenziale.

La recente conferenza dedicata al BIPV (Building Integrated Photovoltaics) ha messo in luce le ultime tendenze del settore, offrendo uno spazio di confronto tra esperti europei e italiani. Diversi panel di discussione hanno portato sul palco progetti innovativi e analisi di mercato che tracciano il futuro di un settore in rapida evoluzione.

La conferenza ha messo in luce un settore in piena trasformazione, in cui la collaborazione tra ricerca, industria e istituzioni è fondamentale per affrontare le sfide tecniche e normative. Gli esempi presentati, sia a livello europeo che italiano, dimostrano come il BIPV possa giocare un ruolo chiave nella transizione energetica, rendendo gli edifici non solo più efficienti ma anche più belli e sostenibili.

Nella sessione “Esperienze e sfide per il BIPV in Italia”, coo-moderata con Lucia Montone di Eta Florence i relatori hanno presentando le diverse esperienze nel settore BIPV in Italia, i principali progetti in corso o in divenire, per poi alimentare una discussione tra i partecipanti sulle barriere e le opportunità per lo sviluppo di questo settore, includendo anche una tavola rotonda con le istituzione quali CNA, nella persona di Diego Prati, che ha parlato delle opportunità di crescita per le piccole e medie imprese nel BIPV e Romano Mati e Gabriele Giusti di ANAEPA Confartigianato, che hanno affrontato il tema della formazione e del supporto agli installatori, evidenziando l’importanza di standard elevati per garantire qualità e sicurezza.

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