Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti hanno firmato ieri ad Abu Dhabi un quadro di partenariato strategico tripartito per rafforzare la cooperazione nel settore delle energie rinnovabili e delle infrastrutture strategiche.
Palazzo Chigi in una nota scrive che l’intesa “segna un passo significativo per migliorare la sicurezza energetica, promuovere lo sviluppo sostenibile e accelerare la transizione energetica verso un ambiente pulito nella regione del Mediterraneo”. Il testo “delinea le aree chiave di cooperazione” tra i Paesi con un particolare focus sullo sviluppo di fotovoltaico, eolico e soluzioni ibride con potenziale di accumulo tramite batterie in Albania.
“L’accordo delinea le aree chiave della cooperazione tra Emirati Arabi Uniti, Italia e Albania, tra cui l’implementazione di progetti di energia rinnovabile su scala gigawatt in Albania, principalmente soluzioni solari fotovoltaiche, eoliche e ibride con potenziale accumulo di batterie”, ha affermato la presidente Meloni durante la visita presso la fiera delle rinnovabili di Abu Dhabi, il Wordl Future Energy Summit.
“Una parte significativa di questa energia rinnovabile verrà trasmessa all’Italia. Inoltre, la partnership supervisionerà l’implementazione di un’interconnessione di trasmissione elettrica transfrontaliera che collega Albania e Italia”, ha specificato il governo.
“L’accordo quadro segue la firma di un’altro accordo siglato a novembre per la creazione di una joint venture tra Masdar e l’utility albanese Korporata Elektroenergjitike Shqiptare (KESH) a margine della COP29 per lo sviluppo, costruzione e gestione di impianti di energia rinnovabile in Albania”, ha affermato l’esecutivo, senza rivelare ulteriori dettagli.
La presidente Meloni ha inoltre affermato che l’Italia sta attualmente sviluppando il cavo sottomarino Elmed tra Italia e Tunisia e il cosiddetto corridoio SoutH2 per il trasporto dell’idrogeno dal Nord Africa all’Europa centrale, passando per l’Italia.
L’accordo è stato sottoscritto dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dal sultano Al Jaber, ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati e presidente di Masdar, e da Belinda Balluku, vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture e dell’Energia albanese.
I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.
Sono senza parole.
Non si permette di installare fotovoltaico nelle regioni italiane ma su va a favorire l’installazionein Albania, la costruzione di un apposito cavo e poi pagare ad uno stato estero l’energia da fotovoltaico che avremmo potuto produrre noi direttamente.
E tutto ciò migliorerebbe la sicurezza energetica. Di chi?
Perché Italia trova la sicurezza energetica con solare, eolico e batterie in Albsnia?
Considerando gli ormai frequenti sabotaggi di cavi sottomarini, non sarebbe meglio fare le installazioni direttamente su suolo Italiano?
Non credo che ci sta meno sole, vento, o manca spazio per batterie.
E l’Albania ha sicuramente tanto bisogno di energie rinnovabili per sé stesso.
Interessi economici di chi si segue con questo accordo?
Installare un cavo per integrare meglio i due sistemi elettrici ok, il resto è solo sospetto, sembra come il centro per migranti in Albania, alto costo, ma poco rendimento per lo stato Italiano