Continua ad aumentare il prezzo del gas: Italia eccezione alla diminuzione dei prezzi elettrici in Europa

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Nella settimana del 20 gennaio, le medie settimanali hanno superato i 100 €/MWh in quasi tutti i mercati elettrici europei analizzati. Fa eccezione il mercato nordico, che ha registrato la media più bassa (56,09 €/MWh).

I mercati britannico e italiano hanno raggiunto le medie settimanali più alte, rispettivamente 166,96 €/MWh e 153,97 €/MWh. Nel resto dei mercati analizzati, i prezzi variavano da 102,91 €/MWh nel mercato portoghese a 134,98 €/MWh nel mercato tedesco. Lo dice AleaSoft Energy Forecasting.

“Nella quarta settimana di gennaio, i prezzi medi nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei sono diminuiti. Fanno eccezione il mercato IPEX dell’Italia, il mercato N2EX del Regno Unito e il mercato Nord Pool dei Paesi nordici, con aumenti rispettivamente del 4,4%, 26% e 164%”, ha detto la società di consulenza spagnola.

Prezzi gas e ETS

I futures sul gas TTF nel mercato ICE per il FrontMonth sono aumentati nella maggior parte delle sessioni della quarta settimana di gennaio. Martedì 21 gennaio hanno registrato un aumento giornaliero del 4,5%, raggiungendo il prezzo massimo di liquidazione settimanale, pari a 50,03 €/MWh. Secondo i dati analizzati da AleaSoft Energy Forecasting, questo prezzo è stato il più alto dal 3 gennaio 2025.

L’aumento dei prezzi è per lo più legato all’interruzione dei flussi di gas russo attraverso l’Ucraina. Dato il mix energetico italiano, il Bel Paese rimane il mercato europeo più suscettibile a sviluppi geopolitici di questo genere, che hanno evidentemente un forte impatto sui prezzi dell’elettricità in Italia, a differenza di altri mercati.

I prezzi di regolamento dei futures sulle quote di emissione di CO2 nel mercato EEX per il contratto di riferimento del dicembre 2025 sono aumentati in quasi tutte le sessioni della quarta settimana di gennaio. Venerdì 24 gennaio questi futures hanno registrato il loro prezzo di liquidazione massimo settimanale, pari a 81,67 euro/t.

Prezzi giornalieri

Per quanto riguarda i prezzi giornalieri, nella quarta settimana di gennaio, la maggior parte dei mercati elettrici analizzati ha raggiunto i prezzi più alti il primo giorno della settimana. Lunedì 20 gennaio, infatti, i prezzi giornalieri hanno superato i 200 €/MWh nei mercati tedesco, belga, britannico e olandese.

Sempre a inizio settimana i mercati italiano e francese hanno raggiunto i prezzi giornalieri più alti dal 25 gennaio 2023, rispettivamente 192,84 €/MWh e 196,71 €/MWh.

Domanda di elettricità, produzione di elettricità da fonti rinnovabili

Nella settimana del 20 gennaio, la domanda di elettricità è diminuita nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei rispetto alla settimana precedente. Così anche in Italia, che ha registrato un calo dell’1,5%.

Per l’ultima settimana di gennaio, AleaSoft Energy Forecasting prevede un aumento della domanda nei mercati di Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna. Prevista invece una diminuzione in Belgio, Francia, Italia e Portogallo.

Nella settimana del 20 gennaio, la produzione di energia solare fotovoltaica è aumentata in Italia del 6,2% rispetto alla settimana precedente, mantenendo il trend di crescita per la seconda settimana consecutiva. In questa occasione, riporta AleaSoft, i mercati tedesco (-4,1%), francese, spagnolo e portoghese (-63%)  hanno registrato una diminuzione, dopo gli aumenti della settimana precedente.

Per la settimana del 27 gennaio, le previsioni di produzione di energia solare di AleaSoft Energy Forecasting indicano un aumento della produzione nei mercati spagnolo, tedesco e italiano.

Nella quarta settimana del 2025, la produzione di energia eolica è aumentata nella maggior parte dei principali mercati europei rispetto alla settimana precedente, registrando un’inversione di tendenza dopo i cali della settimana precedente. Il mercato francese ha registrato l’aumento maggiore, pari al 235%, mentre il mercato portoghese ha registrato l’aumento minore, pari al 48%. Il mercato italiano ha registrato un calo per la seconda settimana consecutiva, questa volta del 43%.

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