Il Consiglio Provinciale aperto di Alessandria sull’attuazione DM 21.06.2024 ha ospitato un partecipato dibattito sulla disciplina per l’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
L’assessore regionale agli Enti locali, Enrico Bussalino ha sottolineato che la Regione Piemonte “sta lavorando attivamente alla definizione del disegno di legge per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee.
Il presidente della Provincia di Alessandria, Luigi Benzi, ha spiegato i dati tecnici relativi agli impianti già autorizzati e in istruttoria riportati in seduta da Elena Biorci della Direzione Ambiente della Provincia. Attualmente, in provincia di Alessandria si contano 128 impianti fotovoltaici a terra autorizzati, per un totale di 406,3 MW e una superficie complessiva occupata di 857,8 ettari. A questi si aggiungono 41 impianti in fase di istruttoria per ulteriori 873 MW su 1288 ettari, 33 impianti di produzione di biogas/biometano per un totale di 82 MW e numerosi impianti autorizzati tramite PAS comunale, per i quali la Provincia spesso non ha dati specifici.
Alla fine del dibattito, il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità un documento che sarà inviato alla Regione Piemonte, contenente una serie di proposte mirate a definire le aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
Luigi Benzi ha pubblicato i punti fondamentali:
- tutela dei territori vocati all’agricoltura introducendo il divieto di installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici nelle aree agricole di classi di capacità d’uso del suolo I, II e III, qualora i territori di I classe siano assenti o inferiori al 10% della superficie del territorio comunale, nelle aree con presenza di strutture e infrastrutture irrigue, nelle aree oggetto di colture specializzate. Divieto di installazione nelle aree con vocazione tartufigena, nelle ZPS e delle Aziende Faunistiche Venatorie.
- perseguimento dell’obiettivo europeo di conservazione del suolo quale risorsa non rinnovabile e del patrimonio naturale, rurale e paesaggistico rivalutando quanto previsto dalla DGR 4 aprile 2023, n.2-6683 relativamente al consumo del suolo.
- individuazione delle aree idonee subordinata alla tutela e al miglioramento delle condizioni ambientali e al pieno rispetto delle risorse agricole, naturali e dei valori paesaggistici e di tutela della biodiversità del territorio interessato, subordinando l’idoneità dell’area a una valutazione del cumulo degli interventi, prevedendo quindi per i territori particolarmente impattati una soglia massima di occupazione del suolo e la perequazione territoriale per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, prevedendo l’assegnazione ad ogni provincia una quota massima di energia da produrre, calcolata in base alla superficie territoriale di ciascuna provincia, rispetto al target complessivo assegnato alla Regione, oltre la quale non sono più individuate aree idonee sul territorio.
- introduzione di vincoli urbanistico/edilizi da inserire nei piani regolatori e nei regolamenti comunali, finalizzati all’introduzione di un obbligo di sfruttamento preliminare delle aree già degradate o delle superfici coperte (con particolare attenzione a quelle in amianto e alle aree industriali, artigianali, commerciali e logistiche), come alternativa all’utilizzo dei terreni agricoli, soprattutto in quei territori ove la presenza di impianti fotovoltaici/agrivoltaici a terra ha già notevolmente impattato il territorio.
Parallelamente, la Provincia di Alessandria ha annunciato diversi progetti futuri, tra cui l’adeguamento delle linee guida PAS alla normativa più recente, la georeferenziazione degli impianti già autorizzati e la creazione di uno strumento univoco per valutare l’impatto cumulativo delle nuove installazioni.
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