Il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio ha pubblicato oggi l’ordinanza n. 9168/2025 con cui ha affermato come principio generale che le Regioni, nell’adozione del DM Aree idonee, non possono “precludere in radice” la realizzazione di impianti di produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER) nelle aree individuate come “non idonee”. Il TAR ha pertanto rimesso al giudizio della Corte Costituzionale la legge sarda che violerebbe questo principio.
L’ordinanza del TAR è espressa nell’ambito del giudizio proposto da Rwe Renewables Italia s.r.l. per l’annullamento del DM 21 giugno 2024 (DM Aree idonee). La società è stata assistita dallo studio legale Vivani & Associati, che ha così commentato a pv magazine Italia l’ordinanza:
“Il TAR Lazio ha emesso l’ordinanza n. 9168 del 13 maggio 2025 con la quale ha affermato come principio generale che l’art. 1, comma 2, lett. b), del gravato D.M. deve essere interpretato nel senso che il carattere di non idoneità di un’area non precluda in radice la realizzazione di impianti FER e ha ritenuto che detta interpretazione risulti invece smentita dal tenore dispositivo della legge della Regione Autonoma della Sardegna n. 20/2024, per la quale le aree non idonee costituiscono vere e proprie aree vietate alla realizzazione di tali impianti.
Il TAR Lazio ha quindi sollevato le “questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1, co. 2, 5, 7 e 8, e 3, nonché dei relativi allegati A, B, C, D ed E, della legge della Regione autonoma della Sardegna n. 20/2024, per violazione degli artt. 3, 9, 11, 41, 97 e 117, co. 1, 2, lett. m) e s), e 3, Cost., anche in relazione ai principi espressi dalla Direttiva (UE) 2018/2001 e dal Regolamento (UE) 2018/1999, come modificati dalla Direttiva (UE) 2023/2413, nonché dal Regolamento (UE) 2021/1119, e altresì dell’art. 10 della legge costituzionale n. 3/2001 e degli articoli 3 e 4 della legge costituzionale n. 3/1948”.
Il DM Aree idonee, in quanto atto amministrativo, può essere annullato ma non rimesso a giudizio della Corte Costituzionale. L’ordinanza del TAR risulta quindi rilevante in quanto afferma il principio per cui le aree non idonee individuate dalle Regioni non possono escludere a priori l’installazione di progetti FER. Solleva inoltre una nuova questione costituzionale sulla legge sarda dopo l’impugnazione già effettuata dal governo.
“Il principio enunciato dal TAR Lazio sarà importante per tutte le leggi regionali sulla aree idonee e inidonee di prossima emanazione e par la mappatura delle “aree disponibili” ai sensi dell’art.12 del testo unico rinnovabili” ha aggiunto Claudio Vivani, partner di Vivani & Associati.*
*aggiunto dopo la pubblicazione.
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