Greenvolt vuole installare 1 GW in Italia entro il 2030

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João Manso Neto, AD di Greenvolt Group, ha spiegato a pv magazine Italia la strategia globale e italiana. Nel Bel Paese punta a usare i fondi derivanti dall’acquisizione da parte di KKR per aumentare la presenza in Greenvolt Next Italia (ex Solarelit) per la produzione decentralizzata di energia e contestualmente aumentare l’esposizione sul mercato PPA. “La capacità contrattata ha raggiunto 1.300 MW nel 2024”, ha detto Manso Neto, riportando che Greenvolt non punterà sul FerX

Qual è il ruolo di un soggetto come KKR, operatore internazionale di private equity, nell’attuale fase di mercato? Il delisting può favorire una visione di lungo periodo?

L’ingresso di KKR nel Gruppo Greenvolt ha rappresentato una tappa fondamentale, con un processo, avviato alla fine del 2023 e conclusosi nel 2024, che ha portato KKR ad acquisire il 100% della società.  Greenvolt rimane pienamente impegnata nelle sue tre aree di business principali: Biomassa Sostenibile, Utility-Scale (Solare, Eolico e Accumulo di Energia) e Generazione Distribuita. Abbiamo la piena fiducia del nostro azionista, che ci ha sostenuto con un investimento di 400 milioni di euro – 200 milioni tramite la conversione di obbligazioni convertibili e 200 milioni tramite un aumento di capitale. Inoltre, KKR ha svolto un ruolo importante nell’ottenimento di una linea di credito revolving da 400 milioni di euro da un consorzio di banche internazionali, rafforzando ulteriormente la posizione finanziaria di Greenvolt per la prossima fase di crescita. La revoca della quotazione da Euronext Lisbona nel 2024 è stata un passo naturale in questo processo.

Greenvolt ha un’opzione per la maggioranza in Greenvolt Next Italia (ex Solarelit) nel 2027. Quali sono le condizioni per esercitarla?

Nel 2023, il Gruppo Greenvolt è entrato nel mercato della generazione distribuita in Italia acquisendo una partecipazione significativa (37,3%) in Solarelit, con l’obiettivo, all’interno del piano di crescita della società, di rafforzare ulteriormente la propria presenza. Nel 2027, il Gruppo avrà l’opzione di acquisire una partecipazione di maggioranza e, quando sarà il momento, questa possibilità verrà valutata con attenzione, in linea con la strategia di lungo termine della società, le condizioni di mercato prevalenti e in stretto allineamento con tutti gli stakeholder.

In Italia state aumentando la presenza anche in termini di risorse umane. È legato all’aumento della pipeline o all’espansione in nuovi mercati come i BESS?

L’espansione delle nostre risorse umane in Italia è strettamente legata alla crescita delle nostre attività nei segmenti Utility-Scale e Generazione Distribuita. Sul fronte Utility-Scale, attraverso Greenvolt Power, stiamo ampliando in modo significativo il nostro portafoglio di progetti BESS. In Italia, attualmente abbiamo 12 progetti in fase di sviluppo, per un totale di 914 MW, e 2 progetti in fase RtB con una capacità complessiva di 2 MW, con date di entrata in esercizio (COD) previste tra il 2026 e il 2028, a seconda del progetto. Naturalmente, questa crescita del portafoglio comporta il rafforzamento del nostro team locale.

Parallelamente, anche il nostro business nella generazione distribuita, tramite Greenvolt Next, è in espansione. Il team si è più che raddoppiato tra il 2023 e il 2024. Il Gruppo conta complessivamente 52 dipendenti in Italia: il 20% della forza lavoro è dedicata ai progetti Utility-Scale presso Greenvolt Power e l’80% è dedicato alla produzione decentralizzata di energia attraverso Greenvolt Next Italia.

Potete spiegare il vostro modello delle Configurazioni di Autoconsumo Diffuso? Quali aspettative avete per CER, Autoconsumo Collettivo e Individuale a Distanza?

Offriamo soluzioni su misura per l’autoconsumo, comprese le Configurazioni di Autoconsumo Diffuso – Comunità Energetiche Rinnovabili, Gruppi di Autoconsumo e Autoconsumatori Individuali a Distanza. Tali soluzioni vengono erogate attraverso diversi modelli, come EPC e PPA.

Siamo stati tra i pionieri nella promozione delle Configurazioni di Autoconsumo Diffuso in Italia. L’integrazione di un impianto fotovoltaico nella configurazione più adatta consente di ridurre i costi energetici, diminuire la dipendenza da fonti fossili e generare nuovi flussi di ricavo attraverso incentivi pubblici derivanti dalla “condivisione” dell’energia.  Allo stesso tempo, la nostra strategia è pensata per cogliere le importanti opportunità di crescita del settore. Il procurement centralizzato ci consente di ottenere le migliori condizioni, mentre la nostra struttura operativa garantisce rapidità di esecuzione e tempi di realizzazione ridotti.

Adottiamo un approccio flessibile, adattando le soluzioni alle esigenze di ciascun cliente. In alcuni casi, realizziamo progetti chiavi in mano secondo il modello EPC, in altri manteniamo la proprietà tramite contratti PPA. Il nostro modello di Energy Sharing, in cui un cliente “ancora” consuma parte dell’energia prodotta e l’eccedenza viene venduta, rappresenta un ulteriore esempio di come creiamo valore al di là degli approcci tradizionali. A ciò si aggiungono soluzioni complementari come la mobilità sostenibile e i servizi di efficienza energetica.

Pur non divulgando obiettivi dettagliati per categoria, i nostri risultati parlano da soli: nel 2024 abbiamo registrato un backlog superiore a 405 MWp e 272 MWp di capacità firmata in attesa di installazione, distribuiti su più Paesi europei, tra cui l’Italia.

Avete obiettivi di contratti PPA nei prossimi anni? Qual è la durata media prevista e come pensate evolverà?

Il PPA rappresenta un asse centrale della nostra strategia, in particolare per i clienti C&I, ovvero impianti di piccola e media dimensione destinati ad aziende, PMI, hub logistici o stabilimenti industriali. Alla fine del primo semestre del 2024, circa il 26% delle installazioni di Generazione Distribuita è stato realizzato tramite PPA. Nello stesso periodo, avevamo un backlog totale di 311,4 MWp da installare, di cui 79,5 MWp tramite contratti PPA.

Prevediamo che questa quota sia destinata a crescere, e che la durata media si attesti intorno ai 10-15 anni, con una tendenza alla stabilizzazione anziché alla riduzione. Il nostro approccio rimane flessibile e orientato alle esigenze dei clienti, sempre più interessati a soluzioni verdi e a lungo termine, con profili di prezzo prevedibili.

E in Italia?

Per quanto riguarda l’Italia, il mercato dei PPA è in forte espansione: la capacità contrattata ha raggiunto 1.300 MW nel 2024, registrando un incremento dell’8% rispetto al 2023.

La divisione italiana ha una potenza installata di 150 MW e 30 nuovi progetti per 10 MW in pipeline. Concentrerete l’attività sul segmento C&I?

Sì, il segmento C&I è al centro delle nostre attività decentralizzate in Italia. Siamo particolarmente attivi nel settore alimentare e delle bevande, nel manifatturiero, nel real estate e nella distribuzione al dettaglio, dove il consumo energetico è elevato e la domanda di soluzioni sostenibili ed economicamente vantaggiose è in forte crescita. Questo si allinea perfettamente con il nostro modello di generazione distribuita, che dà priorità a flessibilità, rapidità di esecuzione e un forte radicamento nel mercato locale.

Prevedete il ricorso a sistemi di supporto, come il FerX?

Il meccanismo FerX in Italia ha fornito chiarezza normativa e prevedibilità finanziaria attraverso aste competitive per progetti di energia rinnovabile. Pur riconoscendo il ruolo importante che sistemi di supporto come il FerX hanno storicamente svolto, in particolare nel favorire lo sviluppo iniziale dei mercati delle rinnovabili, crediamo fortemente che la sostenibilità a lungo termine dei progetti debba poggiare su modelli finanziari solidi.

Sebbene il meccanismo FerX potrà in futuro offrire opportunità interessanti, riteniamo che si trovi ancora in una fase iniziale di attuazione. Per il momento, la nostra priorità rimangono le soluzioni che già conosciamo a fondo e in cui abbiamo piena fiducia, come i PPA, che ci permettono di offrire soluzioni energetiche competitive, resilienti e scalabili in tutti i mercati in cui operiamo.

Qual è il vostro obiettivo per l’installato al 2030?

Ovviamente definiamo obiettivi di crescita sia nel medio che nel lungo termine, ma siamo particolarmente concentrati sul breve periodo.

Nel segmento Utility-Scale, disponiamo di un portafoglio progetti di 13,2 GW e stiamo accelerando l’esecuzione con l’obiettivo di portare almeno 5,3 GW allo stadio RtB entro la fine dell’anno. Lo Stoccaggio di energia rappresenta un mercato chiave per noi, con una pipeline di 3,8 GW distribuita in nove Paesi europei.

Nella Generazione Distribuita, contiamo oltre 450 MWp di capacità firmata e un portafoglio di oltre 2.500 progetti in 12 Paesi. La nostra priorità rimane l’esecuzione e l’installazione.

E il vostro obiettivo per l’installato al 2030?

In Italia, combinando progetti Utility-Scale e di Generazione Distribuita, il nostro obiettivo è sviluppare oltre 1 GW entro il 2030. Crediamo di avere tutte le risorse necessarie per realizzarlo.

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