In Italia ci sono circa 10 milioni di punti luce per l’illuminazione pubblica, ovvero un lampione ogni sei abitanti. Di questi, circa 3,5 milioni sono stati convertiti a LED. Ma che spazio c’è per la tecnologia solare?
pv magazine Italia ha approfondito il tema con Andrea Mortera, Country Sales Manager di Fonroche Lighting, azienda francese attiva in oltre 40 paesi e presente anche in Italia con soluzioni di illuminazione pubblica solare.
Dall’intervista è emerso che in Italia, dove la rete elettrica pubblica è spesso datata e costosa da manutenere, i lampioni fotovoltaici rappresentano una soluzione pronta, efficace ed economicamente sostenibile, non solo più una scelta “di emergenza” per zone isolate, ma un’alternativa strutturale e affidabile all’illuminazione urbana tradizionale.
I lampioni solari Fonroche funzionano senza essere collegati alla rete elettrica, grazie a pannelli fotovoltaici e batterie integrate nella parte superiore del palo. “La vera rivoluzione – afferma Mortera – è l’indipendenza completa dalla rete: nessuno scavo, nessuna manutenzione ordinaria, nessun armadio di derivazione. E soprattutto, nessun blackout, nemmeno in caso di guasti o inondazioni.”
Il manager ha spiegato che i moduli fotovoltaici, fino a 410 Wp, sono in vetro temperato autopulente, mentre le batterie utilizzate sono dotate della tecnologia POWER365, che le rende resistenti da -40°C a +70°C e sono progettate per durare oltre 12 anni senza necessità di manutenzione, “garantendo 365 notti di illuminazione all’anno, anche in caso di maltempo prolungato”.
Un altro punto di forza emerso dall’intervista è la rapidità di posa: “Ogni lampione si installa in circa 40 minuti, riducendo i tempi di cantiere di un sesto rispetto a quelli necessari per un impianto tradizionale. Funziona dal giorno stesso, anche dove manca un punto di consegna energia (POD), con un risparmio fino al 50% sui costi di installazione”, dichiara Mortera.
Il sistema viene dimensionato su misura, con studi illuminotecnici gratuiti che tengono conto di curva solare, dati meteo degli ultimi 10 anni e delle categorie illuminotecniche CAM ed EN 13201 richieste.
Ci sono alcuni progetti iconici in Europa. “Agen, in Francia, è uno degli esempi più avanzati: lì, il 40% dell’illuminazione pubblica è già fotovoltaica, con oltre 7.000 lampioni installati”, racconta Mortera.
“I campi di applicazione sono vastissimi: aree urbane, rotatorie, strade rurali, parcheggi, parchi, porti, autostrade, fino a strutture commerciali come Lidl o McDonald’s. Il target è rappresentato sia da enti pubblici sia da operatori privati”.
Secondo quanto riportato, i Total Cost of Lighting (TCL) dei lampioni solari sono molto più bassi rispetto a quelli delle soluzioni tradizionali. “Senza cavi, senza contatori, senza armadi e senza furti di rame”, conclude Mortera.” E in aree costiere o soggette a inondazioni, la durata dei sistemi fotovoltaici è nettamente superiore”.
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