Ricercatori in Francia hanno studiato come la produzione di energia fotovoltaica possa essere combinata con la crescita di piante iperaccumulatrici su terreni industriali dismessi e contaminati, scoprendo che questa combinazione potrebbe aumentare la redditività del cosiddetto agromining – un approccio basato sulle piante per la bonifica di ambienti contaminati.
Con 377 voti contrari e 142 favorevoli, l’Assemblea nazionale ha respinto il progetto di legge sulla programmazione energetica e climatica nazionale per gli anni dal 2025 al 2035. Il progetto di legge prevedeva una moratoria sullo sviluppo dell’energia eolica e fotovoltaica e un rilancio dell’energia nucleare. I rappresentanti dell’industria delle energie rinnovabili si dicono sollevati, ma restano vigili sul futuro energetico della Francia.
Il trend tracciato da Pexapark dovrebbe però cambiare a giugno, almeno in Italia, visto l’accordo già annunciato. Rimane che i volumi sono diminuiti dell’84% mese su mese e le transazioni sono scese del 45%.
Contrariamente alla retorica anti-energia rinnovabile a livello nazionale, un sondaggio ha riportato che il 68% dei sindaci francesi è soddisfatto dei parchi solari ed eolici presenti nella propria zona. Più della metà (57%) è favorevole all’installazione di nuovi impianti, con una percentuale che sale al 71% per il fotovoltaico.
In Francia il riutilizzo dei pannelli fotovoltaici potrebbe raggiungere il 5-7% della filiera nei prossimi anni. L’organizzazione incaricata al riciclo dei pannelli nel Paese ha costituito un fondo di 3 milioni di euro e sta lanciando un bando per la realizzazione di nuove linee dedicate.
Francia e Spagna hanno aumentato la capacità prevista della loro interconnessione elettrica nel Golfo di Biscaglia da 2,8 GW a 5 GW, con un finanziamento di 1,6 miliardi di euro approvato dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).
Il mercato italiano è circa 27 €/MWh più caro del secondo mercato più caro in Europa, mentre i mercati nordici e il mercato francese rimangono sotto quota 20 €/MWh.
La startup francese nata dal CEA ha avviato una linea di assemblaggio da 100 MW. La giovane azienda punta a distinguersi con il suo modulo fotovoltaico con supporto adesivo da 4,9 kg/m², progettato per tetti non predisposti per il fotovoltaico di edifici industriali, commerciali e logistici, che mira ad esportare oltre i confini della Francia.
Nel resto dei mercati analizzati, i prezzi variavano da 28,00 €/MWh nel mercato francese a 61,93 €/MWh nel mercato tedesco. Nel mentre, il 30 maggio, l’Italia ha raggiunto il massimo storico di produzione di energia solare fotovoltaica con 156 GWh.
Grazie a batterie integrate, installazione rapida e totale indipendenza elettrica, i lampioni solari un’alternativa già pronta all’illuminazione pubblica tradizionale. Lo spiega a pv magazine Italia , Fonroche Lighting, sottolineando che in Francia c’è già un comune con il 40% dei punti luce alimentati da fotovoltaico.
Presente sito utilizza I cookie per controllare anonimame il numero di visitatori. Per Maggiori Informazioni, Consultare La Nostra Política de Proteção de Dados.
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.