La Comunità energetica rinnovabile (CER) Lucana – Società Cooperativa è “la prima comunità energetica in forma cooperativa della Basilicata ad aver ottenuto il riconoscimento ufficiale dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ed ad essere già in funzione”, ha dichirato in una nota la Regione Basilicata.
La nascita della CER Lucana è il frutto di un percorso partito dal basso: un gruppo di cittadini e realtà locali, inizialmente riuniti in un’associazione, ha scelto di trasformarsi in cooperativa per “condividere la produzione e il consumo di energia rinnovabile secondo criteri di sostenibilità, partecipazione e impatto sociale”. Il sodalizio è stato presieduto da Confcooperative Basilicata.
La comunità è già operativa grazie all’installazione di due impianti fotovoltaici residenziali da 6 kW ciascuno e un impianto eolico da 100 kW di picco. È in corso anche l’attivazione di un secondo impianto eolico, “mentre un ulteriore impianto da 500 kW, attualmente in fase di autorizzazione, potrà beneficiare di un contributo in conto capitale una volta completato l’iter previsto”, fa sapere la Regione Basilicata.
Grazie ai fondi del Bando Borghi, la comunità potrà integrare nel sistema anche la mobilità elettrica nel Comune di Castelmezzano, uno dei borghi simbolo dell’entroterra lucano, oltre a sviluppare una piattaforma digitale intelligente che permetterà di monitorare in tempo reale i flussi energetici e ottimizzare l’uso condiviso delle risorse tra i membri della comunità.
Come sottolinea Giuseppe Bruno, presidente di Confcooperative Basilicata, “questa cooperativa è la dimostrazione che la transizione ecologica può diventare un’opportunità concreta per i territori interni, se guidata da reti coese e da una visione comunitaria dell’energia come bene comune”.
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