Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Cagliari ha sospeso l’efficacia di un provvedimento adottato dal Comune di Usini (SS), in applicazione della norma regionale sulle aree idonee, che inibiva i lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico da 4 MW. Il tribunale ha inoltre rinviato all’udienza del 7 ottobre della Corte Costituzionale il parere sulla legittimità della legge sarda n. 20/2024 sulle aree idonee.
Nella vicenda in esame, con l’ordinanza n.146/2025, il TAR Cagliari ha accolto in via interinale il ricorso mosso dalla società Maple Tree Solar Srl. In particolare, il Collegio ha riconosciuto il “periculum in mora” dell’operatore in virtù degli investimenti già sostenuti “finanche suscettibili di arrecare il dissesto finanziario dell’impresa, nonché dalla perdita delle utilità che l’operatore ricaverebbe dall’esercizio dell’impianto”.
Sulle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla ricorrente, il tribunale, ritenendole “rilevanti e non manifestamente infondate”, ha rimesso il giudizio all’udienza della Corte Costituzionale già fissata al 7 ottobre in virtù del ricorso mosso dal governo a febbraio.
Carlo Comandè, founding partner dello studio Cdra, ha spiegato che il TAR si è così pronunciato poiché la società “rischia di subire un pregiudizio grave e irreparabile nel tempo necessario alla decisione finale, che dipende dalla risoluzione delle questioni di legittimità costituzionale delle L.R. 20/2024, che sono state sollevata dal TAR adito per violazione dei principi eurounitari in materia di impianti FER, di uguaglianza e libertà di iniziativa economica”.
Il giudizio è stato quindi sospeso in attesa che la Corte si pronuncerà ma la società potrà realizzare nelle more il proprio impianto.
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