Impianti S.p.A. è attiva dal 1992 offrendo tecnologie come Technology Scout, System Integrator e Business Developer nei
settori della Difesa, Law Enforcement e Mobilità Aerea Avanzata. Di recente ha annunciato una partnership strategica
con la brasiliana Speedbird Aero, attiva nella logistica aerea autonoma.
Grazie a questo passo, propone nel mercato italiano il modello “Drone as a Service” (DaaS) con applicazioni che includono anche il monitoraggio di parchi fotovoltaici e impianti off-shore. Su questo ambito, pv magazine Italia ha intervistato un portavoce dell’azienda, che già sta lavorando su vari progetti, tra cui un impianto utility-scale da oltre 20 MW in Austria, dove è stato implementato un sistema autonomo con droni e docking station.
“L’ispezione tramite droni rappresenta oggi forse uno dei metodi più efficaci, rapido e scalabile per monitorare impianti fotovoltaici, specialmente su larga scala per players industriali del settore che puntano su grandi dimensioni con diverse installazioni multi site a livello nazionale”, ha spiegato il tecnico di Impianti.
Il tecnico di Impianti ha spiegato che i droni permettono un controllo completo dell’impianto, sia a livello visivo sia termico e analitico e che grazie all’integrazione con sensori termici e algoritmi AI, è possibile rilevare anomalie con una precisione superiore rispetto a metodi tradizionali, quindi rilevazioni manuali o software, e consente una classificazione automatica delle anomalie e la produzione di report geolocalizzati e pronti all’uso.
“Inoltre, grazie l’uso di droni che si ricaricano e riposizionano automaticamente via docking station direttamente nei siti di produzione e grazie a piattaforme di controllo remoto si riducono drasticamente tempi, costi e rischi operativi”, ha aggiunto.
I punti chiave dell’uso dei droni “automatizzati” nel settore fotovoltaico sono la gestione preventiva del mapping di dettaglio del sito in fase di programmazione/progetto, la gestione della attivazione e costruzione del cantiere anche in logica di sicurezza e/o riduzione furti, la riduzione tempi d’ispezione fino al 70%, la copertura anche di aree inaccessibili o pericolose e la rilevazione automatica di hotspot, stringhe difettose, ombreggiature e crescita erba.
“Non c’è nessuna interruzione della produzione richiesta poichè l’ispezione a impianto acceso”, sottolinea il portavoce di Impianti, che aggiunge quanto sia essenziale che vengano vengano rispettate tutte le varie normative aeronautiche stabilite dall’Agenzia Europea (Easa) e la nazionale Enac per l’autorizzazione ed al sorvolo dei campi fotovoltaici in modalità “automatica”, ovvero in Bvlos (Beyond Visual Line of Sight).
Sul “cosa” possono rilevare i droni, la lista è lunga e comprende moduli danneggiati o malfunzionanti (hotspot, delaminazioni, PID),
difetti nelle stringhe o nei collegamenti, problemi di ombreggiamento, sporcizia o degrado, anomalie strutturali o dell’infrastruttura e rendimento non uniforme tra le stringhe.
Il tecnico di Impianti ci ha spiegato che in Italia Impianti sta attivando collaborazioni con diverse ESCo, O&M provider e aziende energetiche, fornendo e progettando soluzioni UAV per impianti di utility ed operatori del settore. “La nostra architettura modulare (UAV + Docking + AI) è già stata testata su scenari complessi come impianti a terra, serre solari e impianti in ambienti industriali.
Stiamo lavorando per l’integrazione dei dati con sistemi software/gestionali Scada o GIS tipicamente usati dagli operatori del settore Energia”.
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