New Time ha presentato a Forlì il vetro fotovoltaico colorato, quello trasparente e quello opaco, lanciando contestualmente le pareti e i pavimenti fotovoltaici, parte dei piani di espansione della società guidata da Paolo Cimatti, in collaborazione con Huasun e un secondo partner cinese.
“Oggi abbiamo un partner cinese che ci supporta nella produzione del vetro fotovoltaico, dal quale abbiamo preso in esclusiva la tecnologia proprietaria per la realizzazione del vetro trasparente. Per la parte di pavimento fotovoltaico, invece quello è un modulo di nostra produzione, utilizziamo una tecnologia back contact, quindi come la vecchia SunPower per capirci, che ci ha permesso di arrivare ai 40 W a mattonella, prima eravamo a fermi a 32 W”, Alex Raffoni, business developer di New Time, ha detto a pv magazine Italia.
Raffoni sottolinea che il vetro fotovoltaico ha diverse applicazioni: facciata continua, facciata ventilata e parapetto fotovoltaico.

Immagine: pv magazine/Sergio Matalucci
Secondo Raffoni, l’accordo in via di conclusione ha ricevuto nuovo impulso dalle norme NZIA, ma anche per via del peso del vetro fotovoltaico, che comporta problemi di trasporto.
Al momento il focus della società di Forlì è l’area mediterranea e Dubai.
“Stiamo già interloquendo con alcuni dei principali general contractor costruttori di Dubai e con gli Emirati Arabi Uniti in generale. Stiamo sviluppando insieme a loro progetti a cui fornire il prodotto che oggi viene prodotto in Cina, finito in Italia e poi spedito a Dubai”, ha detto Raffoni, ricordando che la produzione della pellicola fotovoltaica e la deposizione avvengono in Cina, mentre in Italia viene eseguito l’accoppiamento con il vetro strutturale.
Nei prossimi due anni, New Time vuole procedere con l’importazione della tecnologia per depositare il film sottile.
“Si tratta di una tecnologia molto particolare. Non è una normale linea di stringatura e laminazione di un pannello fotovoltaico. Oggi non ci sono aziende in Italia e Europa che hanno quel tipo di tecnologia di deposizione. È una tecnologia molto complicata. Ci sono pochi altri che oggi sono in grado di produrre pannelli con questa tecnologia. Produrremo il film sottile direttamente in Italia dal 2027”.
In termini di domanda, pur puntando soprattutto a mercati esteri, New Time si aspetta un aumento della domanda anche in Italia, in risposta al recepimento della direttiva “Case Green”.
“Il mercato delle facciate, in questo momento, è prerogativa di poche aziende un po’ più avanti, soprattutto nella zona di Milano. Purtroppo oggi in Italia abbiamo poco l’abitudine di questo tipo di soluzioni, ma tutto il mondo sta procedendo così. Quello che dobbiamo fare in Italia è anche portare cultura”.
New Time si aspetta poi di aprire una linea di produzione di vetro fotovoltaico a Dubai, probabilmente nel 2027.
Pannelli fotovoltaici a eterogiunzione con Huasun
New Time, in partnership con Huasun, intende lanciare a maggio 2026 una linea per la produzione di pannelli fotovoltaici a eterogiunzione, con capacità iniziale di mezzo GW.
“Questa linea dovrebbe poi essere raddoppiata nel 2027. Contestualmente ci porteremo in Italia anche la produzione della cella fotovoltaica, sempre in collaborazione con Huasun”, ha detto Raffoni.
La joint venture con Huasun, dice Raffoni, dovrebbe vedere New Time detenere 75% + 1 azione e Huasun 25% -1 azione.
Crescita
New Time si aspetta una crescita “esponenziale” nei prossimi anni.
“Stiamo crescendo esponenzialmente. Il fatturato di New Time nel 2024 è di alcuni milioni di euro, con un raddoppio previsto nel 2025”, ha detto Raffoni.
La società vuole portare anche ricerca e sviluppo in Italia.
“Sia per la collaborazione con Huasun che per la collaborazione con l’altra società cinese, non si tratta solo dell’acquisto della linea di produzione, ma di una vera e propria Joint Venture, con tanto di tecnici specializzati che si trasferiranno in Italia. A quel punto avverrà il vero trasferimento di competenze”.
Raffoni riporta che New Time sta creando un laboratorio di ricerca e sviluppo sul fotovoltaico a San Lazzaro di Savena.
“Stiamo avviando progetti di ricerca insieme all’Università di Bologna, Bari e col Politecnico di Milano per la tecnologia”.
A inizio anno, New Time ha presentato alla Regione Emilia Romagna un programma di investimenti da 25,5 milioni di euro per la sede principale di Forlì e gli stabilimenti di Budrio e San Lazzaro di Savena, nel bolognese.
La Regione Emilia Romagna ha dato il suo parere positivo a maggio e, venerdì, durante la presentazione, le autorità locali hanno confermato il supporto alla domanda, ora nelle mani di Invitalia, soggetto delegato alla procedura direttamente dal Mimit.
* Riscrive, toglie nome del secondo partner cinese perché “il nome del partner non è divulgabile”
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