Aree idonee Sardegna: perché la Corte ha dichiarato inammissibili gli interventi degli operatori

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La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili ieri in udienza pubblica gli interventi degli operatori di settore che erano intervenuti nel giudizio sull’incostituzionalità della legge sarda sulle aree idonee. La pronuncia della Consulta non rappresenta però un punto alla vicenda poiché sarà rilevante l’esito della sentenza – non ancora pubblicata – relativa all’impugnazione mossa dal governo.

Come enunciato da Giovanni Amoroso, presidente della Corte Costituzionale, “il giudizio in via principale si svolge esclusivamente tra soggetti titolari di potestà legislativa e non ammette l’intervento di soggetti che ne siano privi”. Pertanto, sono per natura inammissibili gli interventi in giudizio delle società private.

Il fine degli interventi era, verosimilmente, fornire il contributo degli operatori nell’ambito del giudizio in Corte, con la consapevolezza di risultare inammissibili. L’esito di rilievo per il settore sarà dato dalla sentenza sul ricorso mosso in via principale dal governo che non è ancora stata pubblicata.

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