Questa settimana è uscita la bozza del nuovo piano di Iperammortamento, che sostituirà i regimi di Transizione 4.0 e Transizione 5.0. La norma definisce una serie di agevolazioni per le imprese e i professionisti che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, con termine lungo al 30 giugno 2027. In questo modo gli investimenti in beni strumentali nuovi potranno “maggiorare il costo di acquisizione ai fini dell’ammortamento fiscale”, dice la Camera di Commercio di Napoli, spiegando quanto previsto dalla misura. Il portale Fisco e Tasse riporta che i beni agevolabili rientrano in due categorie: beni materiali e immateriali (quelli compresi negli allegati A e B della L. 232/2016, interconnessi al sistema aziendale) e gli impianti per energia da fonti rinnovabili (autoconsumo).
pv magazine Italia ne ha parlato con Luca Perrone, titolare della piemontese STP Progetti.
Quali sono i soggetti che sono esposti / che possono rientrare nella misura?
I soggetti che possono rientrare nella misura sono, i titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali escluse le imprese agricole. Non possono beneficiare dell’agevolazione le imprese che si trovano in alcune condizioni sfavorevoli, in particolare: imprese in stato di liquidazione volontaria; imprese in fallimento, in liquidazione coatta amministrativa. Nonostante le imprese agricole non siano incluse nel presente provvedimento, beneficeranno di uno strumento agevolativo dedicato sul credito d’imposta.
Sono previsti dei regimi transitori tra Transizione 4.0 e 5.0 a questo nuovo quadro?
Non risulta prevista una “finestra transitoria” ufficiale che permetta di applicare simultaneamente i regimi Piano Transizione 4.0 o Piano Transizione 5.0 dopo l’entrata in vigore del nuovo regime di Iperammortamento 2026. Anzi, l’intenzione è quella di andarli a sostituire.
Quale il ruolo del fotovoltaico nel nuovo regime?
L’iperammortamento 2026 riguarda anche gli impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia elettrica per autoconsumo. La richiesta, però, è che i pannelli fotovoltaici dovranno essere prodotti negli Stati membri dell’Unione europea e ad elevata efficienza (almeno pari al 21,5%). L’aliquota è la stessa riservata ai beni strumentali materiali e immateriali.
Quale il ruolo delle batterie nel regime di Iperammortamento 2026?
Anche le batterie, o sistemi di accumulo, sono compresi nell’Iperammortamento al costo massimo ammissibile. Sia per gli impianti fotovoltaici che per i sistemi di accumulo non sono ancora definiti dei massimali di spesa per €/kW o €/kWh. Sarà necessario attendere l’emanazione del decreto o chiarimenti futuri.
Si tratta di una bozza, quando potrebbe essere poi pronto il testo definitivo?
È atteso ora il Decreto Attuativo, che, dovendo essere emanato entro 30 giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio, dovrebbe essere pubblicato entro fine anno o nei primi mesi del 2026.
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