USE Nord, modello di CER nazionale e sviluppo sociale

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Di recente, CER USE Nord CER ha partecipato ad un convegno a Biella in cui era presente il Ministro Pichetto Fratin che ha parlato di Comunità energetiche rinnovabili (CER) come “tassello di una più ampia strategia di diversificazione del mix energetico”.

Lo ha spiegato a pv magazine Italia Felice Vai, presidente di CER USE Nord, a cui ha parlato dell’attualità della CER, che ha raccontato avere una visione nazionale inclusiva e un approccio concreto alla condivisione dell’energia tra imprese, terzo settore e cittadini.​ USE è l’acronimo di Unione Energia e Sociale.

“La CER vuole essere un veicolo di sostegno degli enti del no-profit e si rivolge innanzitutto al mondo privato come imprese, enti terzo settore e famiglie. I comuni che desiderano aderire ne faranno parte come un qualsiasi soggetto. E’ in corso la procedura di ingresso di un importante comune del quale ora per discrezione ora non posso svelare il nome”, ha dichiarato Vai.

Il presidente spiega che USE Nord nasce nel luglio 2024 dalla sinergia tra professionisti attivi nel settore delle rinnovabili e nel terzo settore, con il supporto della rete Compagnia delle Opere. La missione è duplice: da un lato sostenere enti non profit e pubbliche amministrazioni attraverso un welfare energetico evoluto, dall’altro fungere da modello replicabile di CER su scala nazionale, aiutando la diffusione di configurazioni locali che possano evolvere in future comunità.

USE Nord è stata strutturata per gestire CER di ampia scala mantenendo la capillarità locale. “La modularità del modello USE Nord consente di estendersi in diverse regioni e al momento c’è una decina di progetti in sviluppo in diverse regioni come Piemonte, Lombardia, Liguria, Marche e Sicilia”.

“Attualmente, la CER conta 22 configurazioni di cui 2 già attive, 2 in fase di qualifica, 2 con impianti in costruzione, 13 in valutazione PNRR e 3 in sviluppo; il modello può essere esteso su tutto il territorio italiano”.​

Sul fronte impiantistico, USE Nord ha già realizzato 320 kW di fotovoltaico installato, a cui si aggiungono 2.715 kW in fase di costruzione e 3.073 kW in valutazione grazie a progetti finanziati dal PNRR. “I consumi energetici annuali generati dagli impianti installati raggiungono 155.000 kWh, con un potenziale incrementale già quantificato sulle nuove configurazioni in pipeline”.

Tra le iniziative c’è la Configurazione Spazio Cafasso di Torino, dove una donazione di impianti fotovoltaici da parte della Spazio Group, per 180 kW totali, e della Parrocchia San Giuseppe Cafasso (40 kW) permette la condivisione di 150.000 kWh annui tra enti sociali, residenti, aziende e parrocchie su 7 quartieri di Torino Nord.​

“Grazie all’integrazione con enti di welfare, scuole, RSA e associazioni sportive, la comunità energetica diventa motore di inclusione, sviluppo locale e lotta alla povertà energetica. Gli incentivi generati possono superare 20.000 euro/anno per ciascuna configurazione su un orizzonte ventennale, alimentando azioni di solidarietà e sostenibilità ambientale”.​

 

 

 

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