Agrivoltaico, il progetto siciliano che porta BESS, AI e idrogeno verde in serra

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Un finanziamento superiore a 2,8 milioni di euro “aprirà la strada ad un passaggio decisivo per l’agricoltura italiana in ambiente protetto, introducendo un modello innovativo che integra idrogeno verde, intelligenza artificiale e una piattaforma avanzata di gestione dei dati all’interno di un unico sistema agrivoltaico”, scrive l’Università di Catania attraverso il magazine di ateneo.

Si tratta del progetto Integra, capitanato da Regran Srl insieme all’Università di Catania, Eikopower e Pragma Etimos, classificatosi al primo posto nella graduatoria “Mission Innovation 2.0” promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). Con un valore complessivo di 3,7 milioni di euro, l’iniziativa punta a portare sul mercato un modello di agricoltura avanzata in ambiente protetto, in grado di coniugare produzione agricola e generazione fotovoltaica attraverso una gestione predittiva e autonoma dei flussi energetici e climatici.

Secondo l’ateneo, l’obiettivo è sviluppare una serra intelligente capace di autoregolarsi in base ai parametri climatici e alle esigenze fisiologiche delle colture, così da assicurare una produttività costante durante tutto l’anno.

Alla base del sistema c’è una serra evoluta, equipaggiata con moduli fotovoltaici bifacciali mobili, gestiti da un algoritmo di inseguimento solare che adatta in tempo reale l’inclinazione dei pannelli. La regolazione dinamica dell’irraggiamento garantisce la disponibilità ottimale di luce alle piante, mentre una rete di sensori monitora costantemente temperatura, umidità, ventilazione e radiazione.

L’Università di Catania evidenzia che questo approccio consente di creare un “microclima attivo”, in cui la serra reagisce autonomamente ai cambiamenti ambientali e alle necessità delle colture, grazie a un sistema predittivo alimentato da intelligenza artificiale e data analytics. Il cuore energetico del progetto è affidato a un sistema di gestione intelligente che coordina produzione e consumo: l’AI regola l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica, l’accumulo nei sistemi BESS e la produzione di idrogeno verde nei momenti in cui non è conveniente immettere energia in rete.

Questo schema, sottolineano i promotori, consente di ridurre l’intermittenza tipica delle rinnovabili non programmabili e di aumentare la prevedibilità della produzione energetica e agricola, offrendo alla filiera agricola italiana un vantaggio competitivo crescente.

“Il finanziamento da 2.893.262,06 euro consentirà di avviare la realizzazione della prima Serra Archimede®, dotata di un sistema di inseguimento solare supportato da intelligenza artificiale. Si tratta di un’evoluzione del progetto sviluppato da Regran insieme alla controllata Serra Archimede Srl, già testato per coltivazioni bisognose di luce e presentato in anteprima dalle due società ragusane durante l’ultimo Key Energy di Rimini”, riporta ancora l’Università di Catania, che nel progetto apporta il suo contributo scientifico-agronomico.

Avviato nel 2025, Integra si concluderà entro il 2027, in linea con la pianificazione presentata al Mase.

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