L’EPC Contractor veneto Espe S.p.A. ha firmato tre nuovi contratti con un Independent Power Producer (IPP) italiano per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra per una potenza complessiva di circa 19,4 MW e un valore totale di circa 10,9 milioni di euro.
L’azienda fa sapere che le opere saranno completate entro la fine del 2025 e coinvolgeranno tre diverse regioni italiane in spazi che rientrano nelle aree idonee individuate dal Decreto ministeriale, in trasformazione per la sentenza del Tar del Lazio.
A pv magazine Italia, Fabio Meneghetti, COO di Espe ha dichiarato: “Operando in qualità di EPC Contractor, abbiamo adeguato la nostra offerta sulla base delle esigenze dei nostri clienti, che sempre più spesso ricorrono a soluzioni particolari per fare fronte alle nuove misure normative. In particolare, abbiamo sviluppato una serie di soluzioni diverse per l’agrivoltaico”.
Secondo quanto riportato dall’azienda, il primo intervento sarà realizzato in provincia di Brindisi, su un’area classificata come Sito di Interesse Nazionale (SIN), oggetto di precedenti interventi di rigenerazione ambientale. L’impianto da 9,6 MW, per un valore stimato di 5,2 milioni di euro, sarà equipaggiato con tecnologia a inseguimento solare. Il progetto si inserisce in un più ampio programma di riqualificazione urbana, promosso in collaborazione con il Comune di Brindisi e il Consorzio ASI, e prevede anche infrastrutture verdi, mobilità sostenibile, efficientamento energetico e soluzioni per l’elettrificazione del trasporto pubblico.
Il secondo impianto, da circa 6,6 MW per un valore di 3,5 milioni di euro, sarà realizzato in provincia di Fermo su un’ex cava dismessa di circa 7,5 ettari. La produzione attesa è di circa 10 milioni di kWh all’anno, contribuendo in modo significativo all’autonomia energetica della regione Marche e alla decarbonizzazione dei consumi.
Il terzo progetto sorgerà in provincia di Perugia, su un’ex area industriale in disuso, dove sarà installato un impianto da 3,2 MWp, per un investimento di circa 2,2 milioni di euro. L’intervento fa parte di un’iniziativa più ampia, autorizzata con procedura di Autorizzazione Unica, finalizzata alla riqualificazione urbana e ambientale del sito.
Alla data attuale, il portafoglio ordini di Espe ammonta a circa 104,6 milioni di euro, di cui il 97% legato al fotovoltaico. Gli interventi previsti si svilupperanno entro il primo semestre del 2026, a conferma della centralità del solare nella strategia di crescita e nella visione industriale del gruppo.
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