In arrivo sistemi di accumulo con AI e materiali a cambiamento di fase

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La R&S di Innova, azienda trentina specializzata in soluzioni per la climatizzazione e l’efficienza energetica, sta lavorando ad una nuova generazione di sistemi di accumulo energetico che integrano materiali a cambiamento di fase (PCM) e intelligenza artificiale, per potenziare il ruolo di “prosumer” degli utenti in grado di produrre, stoccare e gestire autonomamente l’energia.

pv magazine Italia ha intervistato Ilario Zanetti, manager di Innova. “Sono in fase di realizzazione accumulatori estremamente compatti, in grado di stoccare molta più energia rispetto ai tradizionali sistemi ad acqua, riducendo ingombri e aumentando la flessibilità di installazione”.

Zanetti spiega che questi “box” di accumulo abbinati a pompe di calore di nuova generazione e integrati con impianti fotovoltaici, permettono di sfruttare al massimo l’energia prodotta localmente e di gestire sia il surplus solare che la domanda termica o frigorifera dell’edificio”.

Innova sta sviluppando anche algoritmi di controllo avanzati basati su intelligenza artificiale, in grado di ottimizzare il funzionamento del sistema in base a molteplici fattori: abitudini dell’utente, condizioni meteorologiche, andamento dei prezzi dell’energia, disponibilità di energia solare e stato della rete elettrica.

“Questo approccio consente un’ottimizzazione in tempo reale dei cicli di carica/scarica dell’accumulo energetico, massimizzando l’autoconsumo e riducendo i costi energetici. Inoltre, l’adattamento dinamico alle esigenze dell’utente e dell’edificio garantisce comfort e continuità di servizio anche in caso di limitazioni o blackout della rete”, aggiunge Zanetti.

Il sistema sviluppato da Innova Engineering, il  dipartimento di R&S dell’azienda, nell’ambito del progetto europeo LIFE iTS4ZEB, sarà validato con 50 dimostratori in 10 Paesi europei e prevede una prima produzione di 500 unità. Il target sono sia edifici nuovi che ristrutturati, con diversi livelli di isolamento, grazie alla flessibilità e scalabilità della soluzione.

“L’integrazione con pompe di calore a basso impatto ambientale (propano R290 come refrigerante) e la compatibilità con impianti fotovoltaici rendono il sistema particolarmente interessante per il mercato residenziale e terziario orientato alla neutralità carbonica”, ha concluso Zanetti.

Ilario Zanetti di Innova

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