La Sardegna ha dato avvio a un progetto sperimentale da 20 milioni di euro per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici e dei sistemi di accumulo nelle abitazioni delle famiglie con Isee inferiore ai 15 mila euro. Il progetto nasce dall’attuazione dell’articolo 2 della legge regionale 20/2024, ovvero la legge sulle aree idonee.
“La Regione ha stanziato più di 100 milioni di euro fino al 2030 per sostenere le famiglie, di cui 90 milioni già disponibili nel bilancio regionale e i primi 20 milioni saranno assegnati tramite un avviso di prossima pubblicazione”, spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu.
L’incentivo a fondo perduto coprirà tutte le spese previste per la fornitura e posa in opera dell’impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo presso le abitazioni di proprietà e di residenza, compresa la copertura assicurativa multirischio.
La Regione stima di poter finanziare per la prima annualità circa 1.650 impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo di energia elettrica con una potenza nominale variabile tra i 3 e i 6 kW. Secondo le stime, si otterrebbe così una nuova potenza fotovoltaica pari a circa 5,4 MW con una nuova capacità di accumulo pari a circa 10 MWh.
La giunta, sulla base dei dati del 2023 forniti dal Gestore dei servizi energetici (GSE) per il settore residenziale, stima inoltre una producibilità media stimata in 1.300 ore equivalenti di funzionamento, con una percentuale media di autoconsumo del 70%, l’eccedenza di energia elettrica sarebbe di circa 2.100 MWh annui. Tenuto conto del valore medio annuo del 2024 erogato dal GSE con il ritiro dedicato delle eccedenze di energia elettrica, si potrebbe ipotizzare un ricavo annuo indicativo di circa 330.000 euro.
La graduatoria premierà chi avrà i requisiti più bassi in termini di reddito e potenza installata. “In base all’entità delle richieste pervenute – spiega Piu – si valuterà se procedere allo scorrimento della graduatoria con le risorse disponibili o alla pubblicazione di un nuovo avviso per ampliare la platea dei destinatari”.
“Abbiamo semplificato le procedure – conclude l’assessore – per permettere alle famiglie di aderire in modo rapido e sicuro, con il supporto tecnico delle imprese qualificate di loro fiducia, che si occuperanno di tutte le pratiche amministrative, inclusa la presentazione della domanda di incentivo attraverso la piattaforma SUS (Sportello Unico dei Servizi) della Regione. È un’opportunità di risparmio e sviluppo sostenibile”.
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