L’Italia è pronta per una rapida crescita delle energie rinnovabili, ma ciò comporta una crescente esposizione alle limitazioni dell’infrastruttura di rete per gli investitori nel settore delle energie rinnovabili. Lo dice Aurora Energy Research nel suo ultimo rapporto, aggiungendo che il curtailment delle rinnovabili aumenterà fino a sei volte entro il 2030 rispetto ai livelli attuali.
“Nel 2024, nel sistema elettrico italiano 338 GWh di energia rinnovabile sono stati oggetto di curtailment. Nonostante i prossimi investimenti in flessibilità e gli aggiornamenti della rete pianificati dai TSO, il nostro modello di previsione che replica la rete elettrica italiana con precisione a livello di TSO indica che il curtailment delle energie rinnovabili continuerà ad aumentare, fino a sei volte entro il 2030”, ha detto Maddalena Cerreto, lead expert presso Aurora Energy Research.
Secondo Cerreto, il rischio di curtailment è altamente localizzato, determinato da colli di bottiglia che variano anche all’interno della stessa regione.
“In alcune zone d’Italia, gli impianti rinnovabili potrebbero perdere fino al 10% dei ricavi annuali se questa energia ridotta non venisse compensata. Pertanto, nonostante la valutazione del rischio di curtailment sia complessa, sta rapidamente diventando una considerazione fondamentale nelle decisioni di investimento nelle energie rinnovabili”, ha aggiunto Cerreto.
Aurora prevede che la capacità di generazione totale raggiungerà i 223 GW entro il 2040, con il 55% proveniente dal solo solare.
“Secondo Aurora, le strozzature nel sistema di trasmissione stanno creando vincoli critici, con una previsione di forte aumento del curtailment a 2 TWh entro il 2030 e a 4,4 TWh entro il 2035”, si legge nel comunicato stampa.
Questo rischio crescente deriva da uno squilibrio strutturale sia a livello nazionale che locale. A livello nazionale, circa la metà della domanda di elettricità italiana è concentrata nel nord, mentre la maggior parte della produzione di energia rinnovabile si trova nel sud.
Gli squilibri locali incidono anche sulla produzione della rete, scrive Aurora. A esempio, entro il 2060, la società con sede centrale a Oxford prevede che oltre il 75% della crescita dell’energia solare nel Sud potrebbe concentrarsi nell’area di Foggia, mentre più della metà della crescita dell’energia eolica siciliana transiterà attraverso nodi critici intorno a Trapani, creando un eccesso di offerta localizzato che la rete non sarà in grado di assorbire.
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