Lo scorso marzo, la Giunta di Ferrara ha approvato l’atto costitutivo e lo statuto della Comunità energetica rinnovabile (CER) Ferrara. Il Comune di Ferrara, promotore e socio fondatore della CER, ha fatto sapere che grazie al bando della Regione Emilia-Romagna per il sostegno agli investimenti delle CER, ha ottenuto un finanziamento di 50.000 euro con il quale ha potuto effettuare uno studio di fattibilità tecnico ed economico.
“Tra i documenti predisposti vi è anche lo studio di fattibilità tecnico ed economico per la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 1 MW da realizzarsi sulla discarica denominata Cà Leona”, ha dichiarato l’amministrazione comunale.
Nei giorni scorsi, il percorso è proseguito e il Comune ha spiegato di aver individuato la forma aggregativa più idonea nell’Associazione non riconosciuta. “Questo perché vogliamo che alla base dell’associazione ci sia equità di trattamento nei confronti di tutti i soci che apparterranno alla CER di Ferrara, senza costituire nessun diritto di prevalenza in un socio piuttosto che in un altro”.
Alla CER potranno aderire solo i produttori con energia che hanno impianti fotovoltaici allacciati dal primo giorno di giugno 2025.
Il presidente della CER, Gino Alberghini, ha precisato che dal GSE verrà riconosciuto alla Comunità un incentivo sull’energia condivisa, che verrà ripartito per il 40% ai produttori, per un altro 40% ai consumatori, per un 10% alla CER e per il restante 10% progetti sociali di enti e associazioni del territorio.
Altre CER sul territorio
Ancora prima della CER avviata dal Comune di Ferrara, nell’aprile 2024 è nata, nella stessa città emiliana, la CER Castello Green House A promuoverla è stata la Cooperativa di abitanti Castello, realtà storica dell’edilizia sociale ferrarese, con l’obiettivo di trasformare il proprio patrimonio abitativo in un modello di produzione e condivisione di energia pulita a beneficio dei soci e della comunità locale.
La nuova comunità energetica si è costituita come cooperativa, contando fin dall’inizio 42 soci fondatori, ai quali si aggiunge la stessa Cooperativa Castello con il ruolo di prosumer. Il cuore del progetto è l’installazione di 1.300 pannelli fotovoltaici sui tetti di 19 edifici di proprietà della cooperativa nei comuni di Ferrara, Copparo e Comacchio, per una potenza totale stimata di circa 520 kW.
Le previsioni della cooperativa sono ambiziose: l’impianto dovrebbe consentire una produzione annuale di energia tale da coprire in larga parte i consumi elettrici dei nuclei familiari coinvolti.
Sempre nel ferrarese, la CER Zeus nasce con l’obiettivo di creare una comunità energetica capace di produrre e condividere energia rinnovabile su larga scala nel territorio, coinvolgendo cittadini, imprese e soprattutto enti pubblici.
La sua visione è quella di costruire un sistema energetico diffuso, basato su impianti fotovoltaici di dimensioni significative e in grado di alimentare non solo utenze domestiche, ma anche strutture a elevato fabbisogno. In questo quadro si inserisce il progetto di fornitura di energia pulita all’Ospedale di Cona grazie all’impianto fotovoltaico di via Mensa, i cui lavori sono terminati a ottobre. La produzione prevista p pari a 1.600.000 kW annui.
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