La Regione Friuli Venezia-Giulia ha attivato il bando PR FESR 2021‑2027, con una dotazione complessiva di 7 milioni di euro, dedicato alle micro, piccole e medie imprese con attività prevalente nel settore manifatturiero e con sede legale o unità locale in Friuli Venezia Giulia.
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto fino a 300.000 euro per ciascuna impresa con l’obiettivo di ridurre in modo strutturale i consumi energetici del comparto manifatturiero regionale, favorendo soluzioni tecnologiche ad alta efficienza e integrazione con rinnovabili, come fotovoltaico e sistemi di accumulo a supporto dell’autoproduzione.
Più precisamente, la spesa ammissibile minima è fissata a 25.000 euro per micro e piccole imprese e a 50.000 euro per le medie, con un tetto massimo di contributo pari a 300.000 euro per singolo beneficiario.
Sul piano tecnico‑amministrativo, è obbligatoria una diagnosi energetica non antecedente al 1° gennaio 2025, alla quale il progetto deve dichiaratamente conformarsi in termini di baseline, fabbisogni e scenari di intervento. In termini ambientali, il bando richiede almeno il 5% di riduzione delle emissioni dirette di gas serra (TCO2eq/anno) e una riduzione complessiva non inferiore al 30% rispetto all’anno solare precedente il primo intervento indiretto.
Gli interventi eleggibili riguardano adeguamento e/o rinnovo di impianti produttivi e di climatizzazione orientati all’efficientamento energetico, con due macro tipologie progettuali: riduzione dei consumi energetici nei processi esistenti e recupero di energia e/o cattura dei gas serra con eventuale utilizzo e stoccaggio.
Puntando i riflettori sul fotovoltaico, sono ammissibili i sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici esistenti o di nuova installazione, con un tetto di costo pari a 1.000 €/kWh e potenza del sistema di storage non superiore al doppio della potenza nominale dell’impianto fotovoltaico collegato.
Lo sportello per la presentazione delle domande apre alle ore 10.00 del 15 dicembre 2025 e rimane attivo fino alle ore 16.00 del 15 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato delle risorse. Una volta concesso il contributo, i beneficiari hanno 18 mesi per completare gli interventi, sostenere le spese e rendicontarle, condizione cruciale per gli operatori che devono programmare forniture di impianti, fermate di linea e attività di cantiere.
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