Wood Mackenzie prevede un calo biennale della domanda globale di inverter fotovoltaici

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Secondo un’analisi di Wood Mackenzie, il mercato globale degli inverter solari subirà una contrazione nei prossimi due anni. La società di consulenza prevede che il mercato scenderà a 577 GWac nel 2025, con un calo del 2% su base annua, seguito da un ulteriore calo del 9% a 523 GWac nel 2026.

Wood Mackenzie afferma che la recessione arriva dopo le spedizioni record del 2024 e riflette l’incertezza del mercato in Cina, Europa e Stati Uniti.

Si prevede che il mercato cinese degli inverter solari diminuirà del 5% nel 2025, attestandosi a 304 GWac, segnando il primo calo annuale dal 2019. Tuttavia, secondo le previsioni di Wood Mackenzie, si prevede che il Paese manterrà comunque la sua posizione dominante nel mercato globale e sosterrà una domanda cumulativa di inverter di oltre 2,9 TWac fino al 2034.

Le spedizioni di inverter in Europa diminuiranno da 88 GWac a 83 GWac quest’anno, prima di scendere sotto i 75 GWac all’anno entro il 2032 a causa dei prezzi più bassi per la produzione di energia fotovoltaica su scala industriale e delle difficoltà di inventario. Negli Stati Uniti, si prevede una contrazione del mercato degli inverter del 22% il prossimo anno, con la graduale eliminazione dei crediti d’imposta previsti dall’Inflation Reduction Act.

Il mercato del Sud-est asiatico è una delle regioni che sta resistendo alla tendenza al ribasso e registrerà una crescita del mercato degli inverter solari fino a 89 GWac quest’anno, sostenuta dagli investimenti nella produzione nazionale e dai segmenti emergenti del fotovoltaico sui tetti.

Joe Shangraw, analista di ricerca presso Wood Mackenzie, afferma che il settore degli inverter solari sta attraversando “un periodo di riadattamento strategico, mentre i produttori si confrontano con l’evoluzione delle dinamiche di mercato e dei quadri normativi”.

“Dopo anni di crescita esponenziale della domanda di inverter solari, una crescita continua delle spedizioni non è più realistica, nemmeno per i principali produttori di inverter al mondo”, ha continuato Shangraw. “I fornitori dovranno invece adattarsi ai nuovi fattori di domanda per rimanere competitivi: sistemi ibridi solari e di accumulo, retrofit e ripotenziamenti, funzionalità di sicurezza informatica, architetture a 2000 volt e servizi di rete”.

Shangraw ha aggiunto che si prevede che le preoccupazioni dei governi degli Stati Uniti e dell’Europa in merito alla sicurezza informatica e alle capacità di accesso remoto degli investitori influenzeranno il panorama competitivo tra produttori nazionali ed esteri.

“Prevediamo che le due regioni perseguiranno strategie diverse per affrontare le problematiche di sicurezza informatica”, ha spiegato Shangraw. “Si prevede che l’Europa amplierà il Cyber ​​Resilience Act introducendo ulteriori requisiti in materia di software, reporting e accesso remoto, che potrebbero rappresentare barriere economiche o logistiche per i produttori stranieri. Nel frattempo, i legislatori repubblicani statunitensi stanno sollecitando il Dipartimento del Commercio a imporre restrizioni alle importazioni agli investitori cinesi, aggiungendo incertezza alla tabella di marcia per i produttori sia stranieri che nazionali”.

Wood Mackenzie prevede che entro l’inizio degli anni ’30 il mercato degli inverter solari si riprenderà e supererà le dimensioni del mercato del 2024, trainato dall’elettrificazione, dalla crescente domanda di intelligenza artificiale e da un mercato ciclico di ripotenziamento che fornirà una solida base per la domanda di inverter. “Le aziende che supereranno le sfide attuali investendo contemporaneamente in tecnologie di nuova generazione saranno ben posizionate quando il mercato si riprenderà alla fine degli anni ’20”, ha previsto Shangraw.

A ottobre, la società di analisi londinese GlobalData ha previsto che il mercato globale degli inverter solari crescerà fino a 38,8 miliardi di dollari entro la fine del decennio, trainato dalla crescente domanda di progetti su scala industriale e sistemi ibridi solari e di accumulo, nonché da normative più severe in materia di conformità alla rete e sicurezza informatica.

 

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