PAS, il contratto preliminare è sufficiente per avviare l’iter autorizzativo

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Anche un contratto preliminare di compravendita può essere sufficiente per avviare le procedure autorizzative, in particolare per presentare la PAS.

Lo stabilisce la Sentenza n. 9891/2025, depositata in data 15 dicembre 2025, che dà ragione a Ecolux del gruppo Greengo, assistito dall’avv. Andrea Sticchi Damiani, che spiega di aver agito con il supporto dell’advisor tecnico Rea nella persona di Giuseppe Mastropieri.

“Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello, affermando principi di centrale importanza per lo sviluppo di impianti FER nel territorio nazionale”, dichiara l’avvocato Sticchi Damiani.

Il legale specifica che i contratti preliminari devono conferire al promissario acquirente i poteri necessari a disporre della cosa, al fine di porre in essere gli adempimenti funzionali al conseguimento del titolo autorizzatorio.

“Ad esempio mediante l’immediata immissione nel possesso, come di regola accade, ma anche attraverso il conferimento di poteri di godimento più circoscritti purché idonei ad assolvere, nell’immediato, gli adempimenti prescritti e le operazioni richieste per il buon esito dell’iter autorizzatorio, come ad esempio il diritto di eseguire rilievi, sopralluoghi, scavi, e quant’altro necessario al conseguimento del titolo abilitativo”, dettaglia.

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