Il 23 dicembre 2025 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha rilasciato una serie di autorizzazioni uniche relative a sistemi di accumulo elettrochimico (BESS) al servizio della rete elettrica nazionale. Si tratta di un pacchetto di provvedimenti che interessa la Toscana e la Puglia, e che conferma il ruolo strategico dei grandi impianti BESS nella gestione della crescente quota di energia rinnovabile non programmabile in immissione sulla rete.
In Toscana l’autorizzazione riguarda il sistema di accumulo “Acciaiolo BESS” proposto dalla società Zenia e si riferisce ad un impianto stand alone da 56 MW localizzato nel comune di Fauglia, in provincia di Pisa, in un’area classificata in parte come territorio urbanizzato a prevalente destinazione industriale.
Nello stesso comune, un alto decreto ha concesso a San Lorenzo la realizzazione dell’impianto “Fauglia BESS” della potenza di 42 MW e delle relative opere di connessione.
Ancora più rilevante è l’intervento in Puglia, dove con 5 decreti vengono autorizzati diversi sistemi di accumulo nel comune di Deliceto, in provincia di Foggia, tutti riconducibili al polo “Fontana Rubina”, che diventerà così uno dei maggiori hub italiani BESS, con 428,4 MW di potenza. I provvedimenti allegati riguardano in particolare gli impianti Fontana Rubina 2, 3, 4 e 5. Fontana Rubina 1, 3 e 5 hanno ciascuno una potenza di 100,8 MW, mentre Fontana Rubina 2 dispone di 95,76 MW e Fontana Rubina 4 di 30,24 MW.
Se si guarda al quadro complessivo, la potenza di accumulo riconducibile alle decisioni del 23 dicembre e al collegato decreto su Fontana Rubina 1 raggiunge i 526,4 MW.
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