Ricercatori tedeschi hanno sviluppato un gemello digitale per i materiali fotovoltaici che, a quanto pare, può contribuire ad aumentare la frequenza di nuove e importanti scoperte nell’industria e nella ricerca solare. Il layout del gemello digitale combina l’apprendimento automatico e i modelli fisici utilizzati in ingegneria.
Scienziati del Regno Unito hanno proposto per la prima volta di depositare nanoparticelle d’argento negli strati di trasporto degli elettroni utilizzati nelle celle solari di perovskite per migliorare le prestazioni del dispositivo. Hanno scoperto che una concentrazione “ottimale” di nanoparticelle d’argento può contribuire a migliorare il trasferimento e l’estrazione di carica di una cella di perovskite, nonché la sua efficienza.
Le autorità albanesi intendono assegnare 300 MW di capacità solare attraverso un nuovo appalto, con progetti che vanno da 10 MW a 100 MW.
I ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) dell’Arabia Saudita hanno analizzato le prospettive commerciali delle tecnologie fotovoltaiche tandem perovskite-silicio e hanno scoperto che, per avvicinarle alla maturità del mercato, il loro costo non dovrebbe superare del 30% quello delle controparti in silicio cristallino. La tabella di marcia sottolinea l’importanza di ridurre la degradazione della perovskite e di migliorare la stabilità del prodotto.
Ricercatori cinesi hanno valutato l’impatto dell’utilizzo fino al 50% del deserto del Sahara per la realizzazione di impianti solari su larga scala e hanno scoperto che questi potrebbero avere un impatto sulla copertura nuvolosa globale a causa delle teleconnessioni atmosferiche disturbate. Questo, a sua volta, avrebbe un impatto sulla stessa produzione di energia solare in Nord Africa, Europa meridionale, Penisola Arabica meridionale, India, Asia settentrionale e persino Australia orientale.
Il monoblocco Hydrolution EZY di Mitsubishi è in grado di produrre acqua calda sanitaria fino a 60°C quando le temperature esterne raggiungono i -25 °C. È disponibile in due versioni, con potenze di 10 kW e 14 kW.
I nuovi moduli da 60 celle di Fly Solartech Solutions Srl hanno un’efficienza di conversione di potenza del 17,87% e un coefficiente di temperatura di -0,27% per grado Celsius. L’azienda offre pannelli con microinverter da 300 W certificati CEI-021 con efficienza di picco del 96,5%.
Un gruppo di ricerca internazionale ha sviluppato un sistema di accumulo di energia in aria liquida (LAES) alimentato dal fotovoltaico per applicazioni edilizie. Le simulazioni suggeriscono che potrebbe soddisfare l’89,72% della domanda di energia, il 51,96% della domanda di riscaldamento e l’11% della domanda di raffreddamento in un edificio alimentato a energia fotovoltaica.
I ricercatori dell’NTU di Singapore e la startup EtaVolt hanno presentato un dispositivo di illuminazione ad alta intensità che, a quanto pare, può “rattoppare” i buchi causati dalla luce e dal calore nelle celle solari in silicio. Si sostiene che la nuova tecnica sia in grado di ridurre il degrado dei moduli solari fino a 5 anni e che sia utilizzabile per circa il 90% dei moduli solari disponibili sul mercato.
Un gruppo di ricerca spagnolo mira ad avvicinare il fotovoltaico a concentrazione alla redditività commerciale attraverso la miniaturizzazione dei suoi componenti. Gli scienziati sostengono che celle CPV più piccole possono ridurre i costi di produzione e consentire un migliore assemblaggio dei moduli CPV.
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