L’azienda svizzera Phenogy ha lanciato un sistema di accumulo di energia a ioni di sodio su scala megawattora in un sito commerciale vicino all’aeroporto di Brema, nel nord della Germania. Con questo progetto, il produttore svizzero fa il suo debutto sulla scena europea dell’accumulo di energia, sostenuto dall’ambizione di sviluppare una produzione locale completamente integrata verticalmente.
Dopo aver constatato una forte domanda per la sua tecnologia agli ioni di sodio sul mercato interno, l’azienda australiana PowerCap sta introducendo i suoi prodotti di accumulo stazionario sul mercato europeo. Il lancio iniziale riguarderà Italia, Germania e Spagna, con un’ulteriore espansione in programma.
La nuova tecnologia di digital twin di 3E, con sede a Bruxelles, sviluppata in collaborazione con la Libera Università di Bruxelles (VUB) nell’ambito del progetto FULLEST, finanziato dall’UE, rivela una significativa mancanza di controllo nella gestione dei sistemi di accumulo a batteria su scala industriale in Europa. Mentre l’80% degli operatori si affida esclusivamente ai sistemi di gestione delle batterie (BMS) per la gestione delle prestazioni, la soluzione di 3E ha individuato una discrepanza del 4% tra lo stato di salute delle batterie segnalato e quello effettivo, sufficiente a compromettere sia le operazioni che il potenziale di generazione di ricavi.
Fluence sta espandendo in modo significativo la propria presenza produttiva in Vietnam a seguito dei ritardi nell’ampliamento dei nuovi stabilimenti negli Stati Uniti.
Nelle reti sempre più dominate dalle energie rinnovabili, la tecnologia grid-forming sta emergendo come strumento fondamentale per mantenere la stabilità e garantire un funzionamento affidabile del sistema elettrico. In questa intervista con ESS News, Rui Sun, Deputy General Manager-Grid Technology Center di Sungrow, spiega come funziona il grid-forming, perché è importante e dove la tecnologia sta già dimostrando il suo valore. Approfondisce le sfide tecniche, le lacune normative e il motivo per cui il grid-forming potrebbe presto diventare il nuovo standard del settore.
Solo un paio di giorni dopo aver annunciato l’acquisizione di 1,2 GWh di progetti di accumulo di energia a batteria in Italia, lo sviluppatore giapponese ha siglato un accordo di revenue floor decennale con Engelhart, segnando il primo accordo di questo tipo nel suo Paese.
Gli analisti prevedono impatti negativi su tutti i fronti, ma i settori dei veicoli elettrici e dell’accumulo di energia tramite batterie sembrano particolarmente vulnerabili ai dazi radicali del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
L’investitore infrastrutturale danese ha collaborato con GCSS per sviluppare una serie di progetti autonomi e su larga scala per l’accumulo di energia tramite batterie sia nel nord che nel sud Italia.
Il progetto di accumulo di energia a batteria di Stendal da 209 MWh dovrebbe essere pienamente operativo all’inizio del 2026, un anno prima dell’entrata in vigore del contratto di pedaggio di sette anni.
Con le prime aste per l’acquisto di nuova capacità di stoccaggio in Italia previste per il secondo trimestre del 2025, Aurora Energy Research ha analizzato il tasso interno di rendimento per i progetti sostenuti dal meccanismo di acquisto di capacità di stoccaggio di energia (MACSE) e ha scoperto che in alcuni casi i rendimenti attesi superano il 9%, fornendo un alto livello di sicurezza dei ricavi. Tuttavia, come spiega Maddalena Cerreto di Aurora, ci sono anche zone in cui la redditività attesa degli investimenti mercantili supera quella del MACSE.
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