Il TAR Lazio ha emanato una pluralità di pronunce, tra loro distinte sotto il profilo processuale: il parziale annullamento del DM Aree Idonee, la dichiarazione di inammissibilità delle impugnazioni promosse da operatori contro il DM Aree idonee, la rimessione alla Corte Costituzionale delle questioni di legittimità della Legge Regionale Sardegna n. 20/2024 (nella parte in cui fissa divieti alla realizzazione di nuovi impianti in area idonea) e la rimessione del DL Agricoltura (nella parte in cui non esclude dal divieto gli agrivoltaici semplici).
Il governo italiano ha commentato a caldo la sentenza del TAR Lazio: valuteremo e ci adatteremo.
Il tribunale di Roma ha rilevato una violazione della disciplina nazionale per promuovere le rinnovabili e ha stigmatizzato la decisione di non escludere dal divieto gli impianti agrivoltaici non avanzati.
Il tribunale di Roma ha pubblicato un’ordinanza sul DM Aree idonee con cui chiarisce che le regioni, nell’individuare le aree non idonee, non possono precludere a priori la realizzazione di impianti di produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER). In contrasto con ciò sarebbe la legge sarda che viene quindi rimessa a giudizio della Corte Costituzionale.
Da inizio maggio a oggi, tra pareri del ministero e del governo, sono stati espressi pareri positivi di compatibilità ambientale per 254 MW nella sola Puglia
Il disegno di legge della Basilicata è pronto ma in attesa della sentenza del TAR, il Lazio si avvia verso l’approvazione, la Campania sta definendo una legge “snella”. I rappresentanti di nove Regioni hanno fatto il punto sullo stato della norma durante il convegno di Italia Solare tenutosi ieri a Roma.
La società ha inaugurato ieri un impianto da 33 MW nella Tuscia il cui iter è iniziato a ottobre 2019
Durante la fiera Intersolar di Monaco, pv magazine Italia ha incontrato Marco Albini di KSI Italy, azienda che nel nostro Paese sta lavorando alla progettazione di impianti agrivoltaici avanzati “tra i 20 e i 50 MW” e che ha in sviluppo un totale di “100-150 MW”.
A Monaco, durante Intersolar, a pv magazine Italia NRG Island, società che detiene il “90-95%” di impianti di fotovoltaico galleggiante in Italia, ha raccontato che il fotovoltaico galleggiante a fine 2026 toccherà una capacità operativa di almeno 200-300 MW.
Il ricorso chiede l’annullamento dei pareri ambientali positivi per progetti di impianti fotovoltaici in aree identificate come “non idonee” dalla legge regionale e il riconoscimento della potestà esclusiva in materia di urbanistica.
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