“La registrazione dell’impianto nel sistema nazionale Gaudì dà prova dell’avvenuta installazione entro i termini di cui al primo periodo”, ha riportato il ministero.
La formula contrattuale EPF della durata di 10 anni permetterà a Modine, società specializzata in sistemi e componenti per lo scambio termico, di ottenere energia a costo fisso senza alcun investimento iniziale.
Batterie, blackout e tempistiche degli investimenti in transizione energetica. Sono stati questi i temi affrontati dall’Expert Forum di Italia Solare in corso oggi a Milano.
L’impianto in provincia di Caserta è funzionale alla produzione di idrogeno attraverso due elettrolizzatori. “In caso di produzione superiore al fabbisogno, l’energia in eccesso verrà immagazzinata in un sistema di batterie, che permetterà di coprire i periodi di minore irraggiamento solare”, EDP ha spiegato a pv magazine Italia.
“La sospensione totale della produzione data dai pannelli fotovoltaici durante i lavori avrebbe comportato la perdita degli incentivi per l’energia non prodotta, pari a oltre 40 centesimi di euro per ogni kWh, con una potenziale mancata produzione di circa 167.000 kWh in 7 settimane”, ha scritto la società che ha gestito le attività di revamping.
“Si sta pensando di portare il termina per la connessione degli impianti a fine 2027, mantenendo però la fine lavori al 2026, probabilmente agosto”, ha detto Alessandro Migliorini, direttore e country manager Italia di European Energy, a pv magazine Italia.
Recurrent userà i fondi per finanziare un portafoglio operativo da 124 MW e comprende anche la costruzione di un sistema di stoccaggio di energia tramite batterie di accumulo (BESS).
Dalla generazione centralizzata alla concorrenza decentralizzata, attraverso modelli ibridi. Questo il passaggio chiave nel mondo dell’elettricità al momento, centrato su una collaborazione tra diversi soggetti e un’attenuazione della divisione tra utility e IPP. “Entrambi i modelli si stanno evolvendo verso strutture più aperte, dinamiche e tecnologiche”, dice la società di consulenza spagnola.
La sfida più difficile per la CER di Ventotene e per tutte le CER nelle piccole isole italiane? Lo schema di incentivi, perché l’incentivo isole minori non è cumulabile con quello delle CER, spiega a pv magazine Italia Isabella Pizzuti, autrice corrispondente di un paper recentemente pubblicato su Renewable Energy. Rimane poi che la mancanza di dati non permette spesso analisi puntuali.
Il trend tracciato da Pexapark dovrebbe però cambiare a giugno, almeno in Italia, visto l’accordo già annunciato. Rimane che i volumi sono diminuiti dell’84% mese su mese e le transazioni sono scese del 45%.
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