Diverse criticità gravano sullo sviluppo di progetti di grandi batterie per applicazioni utility scale in Italia. Sebbene gli sviluppatori si debbano confrontare con una lunga serie di complessità sia a livello tecnico che legislativo, non mancano comunque le opportunità. pv magazine Italia ha parlato con due aziende attive in questo settore.
“Si tratta di progetti fotovoltaici a terra dotati di inseguitori monoassiali. Abbiamo scelto pannelli bifacciali con una potenza di picco di 580 Wp”, ha detto una portavoce a pv magazine Italia.
Secondo i dati Pexapark il mercato PPA riprende slancio in Europa a marzo dopo due mesi di cali generalizzati in Europa, trainato soprattutto dal mercato italiano, che sta facendo registrare numeri inauditi. Da sottolineare poi l’aumento significativo delle dimensioni delle operazioni.
La proposta illustra gli orientamenti di Arera circa la definizione del premio massimo che troverà applicazione nella prima asta dedicata alle batterie e alle tecnologie di stoccaggio elettrico. La proposta è ora oggetto di consultazione fino al 16 maggio.
“Sono in fase finale le consultazioni pubbliche sulla legislazione secondaria del Net-Zero Industry Act, il cui obiettivo è rafforzare la competitività del settore delle tecnologie pulite in tutta Europa”, 3SUN dice a pv magazine Italia, spiegando per quale motivo la fabbrica di Catania sia “strategica”.
“Oltre a Ginosa, l’accordo prevede anche la costruzione del progetto Bellomo (che inizierà nel corso dell’anno), situato a Modica, in Sicilia, che avrà una capacità installata di 9,5 MW”, ha detto il developer e operatore spagnolo.
Il mercato italiano è l’unico a scendere, ma rimane sopra soglia 100€/MWh, rimanendo il più caro in Europa. Seguono poi mercato N2EX del Regno Unito e il mercato tedesco con 94,55 €/MWh e 77,31 €/MWh.
La Regione Lombardia stima investimenti privati per 11-12 miliardi di euro entro il 2030, spiegando che l’iniziativa vuole diminuire i prezzi dell’energia, anche in considerazione del passaggio da prezzo nazionale a prezzo zonale. Il 40% dei 12 GW sarà fotovoltaico, il 60% agrivoltaico. Due commi fanno riferimento ai comuni, spiega l’assessore Massimo Sertori, rispondendo a una domanda di pv magazine Italia.
La diminuzione dei prezzi delle ultime settimane ha diminuito l’entusiasmo per l’Energy Release. Rimane che, nonostante il calo dei forward abbia diminuito lo sconto medio sul triennio, questo si aggira comunque poco sotto i 10 €/MWh. Si tratta di introiti risk-free fino a dicembre non immaginati, spiega Michele Soldavini di Alens a pv magazine Italia, confermando che l’Energy Release rimane uno strumento importante.
Secondo Germana Cassar di DLA Piper gli operatori potranno far ricorso a diversi produttori che condividano lo stesso punto di connessione anche nell’ambito dello strumento dell’Energy Release, risolvendo “un nodo interpretativo importante”.
Presente sito utilizza I cookie per controllare anonimame il numero di visitatori. Per Maggiori Informazioni, Consultare La Nostra Política de Proteção de Dados.
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.