L’impianto pilota a Ora, da 70 kW, copre 3.000 metri quadrati di meleti con moduli a circa 5 metri di altezza su strutture in acciaio corten progettate per resistere l’effetto vela dei pannelli in caso di forte vento. Darà indicazioni nei prossimi mesi e anni sull’utilità economica e ambientale dell’agrivoltaico avanzato con sensori per misurare, tra le altre cose, la radiazione solare utile alla fotosintesi, l’irradianza dal sole e l’albedo dal terreno.
“Servirebbe quindi una governance forte e tecnica di questi strumenti digitali, con dati certificati, aggiornamenti trasparenti e interoperabilità tra fonti ufficiali: solo così la PAI potrà diventare un reale strumento di accelerazione, e non l’ennesima occasione mancata”, ha detto lo Studio Marco Balzano a pv magazine Italia.
Sungrow spiega a pv magazine Italia che, mentre la riduzione del segmento residenziale crea delle difficoltà e spinge i prezzi al ribasso, i settori Utility Scale e C&I continuano a crescere. Per non parlare delle soluzioni BESS.
Abbiamo avuto il piacere di parlare con Paolo Rocco Viscontini a Monaco. Secondo il presidente di Italia Solare, l’Italia dovrebbe installare tra 7 e 9 GW nell’anno in corso.
Il segmento Utility Scale (oltre 1 MWh) ha segnato una crescita esponenziale nel 2024 grazie alle aste Capacity Market. In contrazione soluzioni di accumulo per il segmento residenziale e per quello C&I.
Mauro Moroni spiega a pv magazine Italia che la decisione del TAR Lazio apre le porte a molti sviluppatori, che stanno già approfittando di questo momento per presentare progetti. “Chi ha una pipeline pronta può tentare il colpo”, ha detto Moroni.
Studio sulle CER di ART-ER in Emilia Romagna: oltre due terzi della potenza su edifici (circa 44%) e superfici impermeabili.
La struttura autoportante in alcuni casi semplifica le pratiche autorizzative proprio perché non necessita uno scavo, ma non dimentichiamo che ci sono situazioni in cui non è proprio possibile scavare per ricavare le fondazioni idonee, ha detto Rossini Energy a pv magazine Italia.
La società portoghese, controllata dall’americana KKR, spiega a pv magazine Italia la strategia globale: portare allo stadio RtB entro la fine dell’anno 5,3 GW, puntando anche sulla generazione distribuita, di cui oltre un quarto attraverso PPA. Anche l’Italia aumenta il proprio peso in portafoglio: il personale italiano è più che raddoppiato dal 2023 al 2024.
Le regole operative permetteranno agli impianti sotto 1 MW di avere accesso diretto agli incentivi senza andare a gara. Alessio Pinzone, ad di ResFarm, sottolinea che sono ammessi anche progetti agriPV.
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