Durante la conferenza in corso a Milano organizzata da TBEA, gli esperti del settore sembrano piuttosto positivi sulle prospettive del mercato italiano: interesse per soluzioni
BESS, progetti autorizzati in aumento e atteggiamento favorevole degli istituti bancari.
Secondo la consigliera, la regione “non ha alcun bisogno di installare ulteriori impianti fotovoltaici di grandi dimensioni e, soprattutto, non ha bisogno dei devastanti impatti sul territorio provocati da queste strutture”
L’azienda ha avviato anche la costruzione del suo primo progetto di sistema di accumulo di energia in batterie (BESS) in Italia, un impianto da 18 MW /4H situato in Sicilia. Il progetto sarà co-localizzato con un impianto fotovoltaico da 70 MW attualmente in costruzione.
Nella terza settimana di settembre, la maggior parte dei principali mercati europei dell’energia elettrica ha registrato un calo dei prezzi settimanali, che in molti casi sono scesi al di sotto dei 60 €/MWh, favoriti dall’aumento della produzione di energia solare, dalla ripresa della produzione di energia eolica in Germania e Italia e da un leggero calo dei prezzi del gas. Tuttavia, Spagna, Portogallo e Francia hanno invertito la tendenza con aumenti, mentre l’Italia è rimasta sopra i 100 €/MWh per gran parte della settimana.
“In meno di un anno abbiamo quasi triplicato la nostra pipeline da circa 0,5 GW a 1,4 GW e prevediamo di raggiungere i 70 dipendenti diretti entro il 2026, con le due attuali sedi di Palermo e Roma”, ha detto la società di Bilbao a pv magazine Italia, aggiungendo che i primi impianti dovrebbero essere messi in esercizio già nel 2026.
“Se entro ottobre non succederà qualcosa, daremo nuovo impulso al giudizio pendente in appello innanzi al Consiglio di Stato”, ha detto Massimo Ragazzo, avvocato dello studio GSLex e rappresentante di Anev, a pv magazine Italia.
“Le regioni con minore irraggiamento solare, come il Nord Europa, tendono ad avere tradizioni più forti di organizzazione collettiva, una maggiore capacità amministrativa e quadri politici più favorevoli, tutti fattori che favoriscono lo sviluppo delle CER”, ha detto Graziano Salvalai a pv magazine Italia.
Durante il Convegno di Italia Solare sulla finanza e sulla bancabilità per fotovoltaico e BESS, la prima sessione ha parlato del Macse, sottolineando il ruolo del meccanismo nella definizione del mercato storage in Italia. “Mi aspetto che molti impianti che rimarranno fuori dal Macse cercheranno alternative”, ha detto Salvatore Casa, partner di Elemens, aggiungendo che i progetti Macse “l’asta sarà sicuramente molto competitiva con i prezzi che vedranno forti ribasssi a valori davvero molto lontani anche dal primo cap proposto di 32mila€/MWh”.
“I primi siti e progetti sono già stati assicurati”, ha detto la società tedesca.
“Il nostro set di dati non contiene informazioni sui piani tariffari dell’energia elettrica per le singole famiglie, quindi le stime sono da considerarsi come medie tenendo conto che la maggior parte del campione è sotto regime di mercato libero durante il periodo di riferimento”, ha detto Francesco Pietro Colelli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia a pv magazine Italia.
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