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Mercati & Politiche

Irex Annual Report: nel 2025 moduli in aumento ma operazioni stabili

Nonostante la costante discesa dei prezzi elettrici dopo i picchi del 2022, l’Italia resta il Paese UE con i valori più elevati (108,5 €/MWh). Rispetto al 2023, i Lcoe per tutti i tipi di impianto sono in calo: per i commerciali, la media UE è di 96,8 €/MWh (-9,3% sul 2023), in Italia i costi sono tra i 95,1 €/MWh del Sud e i 106 €/MWh del Nord. Lo scenario futuro delineato da Althesys è “molto incerto” principalmente a causa della politica americana sui dazi.

I prezzi netti dell’elettricità scendono per la prima volta sotto lo zero in Germania

Poiché l’11 maggio gli impianti fotovoltaici ed eolici hanno causato un significativo eccesso di offerta, il prezzo dell’elettricità è sceso a un minimo di meno 250 euro per MWh. La ricarica dei sistemi di accumulo fotovoltaico o delle auto elettriche durante queste ore ha quindi generato un reddito per i clienti con tariffe elettriche dinamiche tra le 12.00 e le 15.00.

Fotovoltaico e Canone Unico Patrimoniale: una sentenza del TAR Puglia chiarisce il quadro per gli impianti fotovoltaici

Il TAR pugliese ha annullato le previsioni del Regolamento CUP della Provincia di Foggia per gli impianti FER, stabilendo che il CUP è dovuto solo per i servizi di rete elettrica e gas naturale, nella misura minima di 800 euro. La sentenza qualifica la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come attività strumentale all’erogazione di un pubblico servizio, con possibili effetti nazionali.

Metlen firma PPA decennale da 15 MW con Iliad Italia

Metlen ha in Italia un portafoglio che comprende oltre 180 progetti di energia rinnovabile in 15 regioni, per un totale di 3,7 GW.

WRAP UP – TAR Lazio, avvocati: pronunce destinate a cambiare il quadro normativo italiano

Il TAR Lazio ha emanato una pluralità di pronunce, tra loro distinte sotto il profilo processuale: il parziale annullamento del DM Aree Idonee, la dichiarazione di inammissibilità delle impugnazioni promosse da operatori contro il DM Aree idonee, la rimessione alla Corte Costituzionale delle questioni di legittimità della Legge Regionale Sardegna n. 20/2024 (nella parte in cui fissa divieti alla realizzazione di nuovi impianti in area idonea) e la rimessione del DL Agricoltura (nella parte in cui non esclude dal divieto gli agrivoltaici semplici). 

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Parola Associati, Andrea Sticchi Damiani: regioni devono adeguare Ddl alla modifica del DM Aree Idonee da parte dei ministeri

Sono state oggi pubblicate le attese pronunce del TAR Roma in merito al DM aree idonee, che restituiscono un quadro variegato, ma che pongono principi importanti per lo sviluppo del settore. Lo spiegano lo studio Parola Associati e Andrea Sticchi Damiani.

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TAR Lazio annulla art 7 comma 2 e 3 del DM Aree Idonee

In questa rubrica per pv magazine Italia Marcello Astolfi dello studio legale Project-Lex spiega la sentenza del TAR Lazio: secondo il TAR, l’illegittimità dell’art. 7 del predetto DM discende dal fatto che tale disposizione “abilita le Regioni a prevedere fasce di rispetto più ampie, in relazione alla installazione di impianti eolici e fotovoltaici, rispetto a quelle previste dal legislatore ai sensi dell’articolo 20, comma 8, lett. c-quater), del d.lgs. n. 199/2021”.

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Sentenza TAR Lazio, Pichetto Fratin: annulla parzialmente il decreto Aree Idonee

Il governo italiano ha commentato a caldo la sentenza del TAR Lazio: valuteremo e ci adatteremo.

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Aree idonee, Emilia Romagna approva delibera del progetto di legge con focus su zone degradate e antropizzate

Criteri ambientali, paesaggistici, agricoli e di investimento considerati nel progetto di legge della Regione Emilia Romagna. Tra le aree idonee: zone degradate, marginali o compromesse sotto il profilo ambientale; zone già antropizzate, come ex cave, zone industriali dismesse, discariche o aree a margine di infrastrutture come le autostrade con l’esclusione di quelle agricole di pregio, zone protette, beni culturali e paesaggistici tutelati dalle pianificazioni.

UPDATE – DM Aree idonee, Sani: almeno nove mesi per la decisione della Corte Costituzionale

Le tempistiche per il giudizio della Corte Costituzionale potrebbero essere piuttosto lunghe. La decisione del più importante organo di garanzia costituzionale dovrebbe arrivare nel 2026, spiega Emilio Sani dello Studio Sani Zangrando a pv magazine Italia.

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