La quindicesima procedura FER ha assegnato 433 MW a impianti da fonti rinnovabili di cui 340 MW sono di fotovoltaico. Il ribasso massimo è stato del 5,53% sulla tariffa di riferimento pari a 77,788 €/MWh, quindi la tariffa assegnata minima è di 73,486 €/MWh.
Il progetto ha così raggiunto lo stadio di Grant Agreement Preparation. Il prossimo passo sarà la preparazione e la sottoscrizione del Grant Agreement con Cinea, autorità di concessione, per ufficializzare il finanziamento da 21 milioni.
I progetti saranno soggetti ad autorizzazione e tutta l’elettricità sarà venduta alla Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz (STEG) con una tariffa di alimentazione garantita. La scadenza per il ricevimento delle domande è il 31 gennaio 2025 entro le 12 (ora di Tunisi).
“I nostri clienti del Reddito Energetico sono inconsolabili”, Emilio Martucci, head of operational excellence presso Enpal Italia, ha detto a pv magazine Italia, aggiungendo che alcune piccole imprese locali sono forse già fallite per via di questo stallo.
Terna ha reso note le date delle prossime aste del capacity market per gli anni di consegna 2026 e 2027. Inoltre, ha pubblicato disciplina e allegati aggiornati secondo le recenti modifiche approvate dal Mase.
La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana. Puntata 20 di venerdì 18 ottobre 2024.
La Conferenza, inoltre, ha designato i tre rappresentanti per l’istituzione del Comitato tecnico per le materie prime critiche e strategiche.
Superando tecnicismi, CAN Europe boccia il PNIEC italiano, sottolineando una mancanza di visione d’insieme e di un piano pratico.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha pubblicato due decreti con cui vengono finanziati progetti per incrementare la capacità e la resilienza climatica delle reti con un importo complessivo pari a 507 milioni di euro.
Lo studio legale NexAmm spiega a pv magazine Italia le principali novità del DL Ambiente passato settimana scorsa, sottolineando il ruolo centrale del criterio dimensionale: gli impianti sotto i 50 MW, anche quelli fatti salvi dal DL Agricoltura, sono destinati a soffrire. “In altri termini, il DL Ambiente introduce, pur senza una specifica volontà in tal senso, un ulteriore ostacolo alla realizzazione degli impianti fotovoltaici su area agricola, e ciò si potrebbe tradurre in un’ulteriore fonte di pregiudizio per gli operatori”.
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