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Politica

La Svizzera raddoppia i propri obiettivi fotovoltaici e punta sull’energia solare invernale

Con un obiettivo di 18,7 TWh di energia solare entro il 2030 e l’introduzione di un bonus dedicato alla produzione invernale, la Confederazione svizzera rafforza il proprio quadro di incentivazione. Per Swissolar gli obiettivi sono raggiungibili a condizione che si aumenti rapidamente il ritmo di installazione.

In settimana due pareri ambientali positivi per 63 MW di agrivoltaico

Da inizio novembre il ministero ha rilasciato la valutazione di impatto ambientale (VIA) positiva per 561,5 MW di progetti solari

Consiglio europeo approva revisione del PNRR italiano, dice Governo Meloni

Giorgia Meloni ha poi detto che, nei prossimi giorni, la Commissione europea dovrebbe dare il via libera al pagamento dell’ottava rata, pari a 12,8 miliardi di euro, che porterà a oltre 153 miliardi le risorse complessivamente ricevute dall’Italia. Il Governo conta di presentare entro fine anno la richiesta di pagamento della nona e penultima rata del Piano.

Sardegna, 5.644 istanze ammesse al bando per fotovoltaico residenziale

Per il 2025 saranno finanziate le prime 1.290 con 20 milioni e le restanti, con scorrimento in graduatoria, saranno finanziate nel 2026 e nel 2027 per un totale di 90 milioni.

DL Aree Idonee, studio NexAmm: necessario introdurre disciplina transitoria nella conversione del decreto

“Si configurano due regimi: per i procedimenti in corso alla data del 30 dicembre 2024, l’articolo 20 del D.Lgs. n. 199/2021 continua a trovare applicazione e i progetti localizzati nelle aree c-ter e c-quater possono ancora ritenersi in area idonea. I procedimenti avviati dopo l’entrata in vigore del TU FER, invece, saranno soggetti al nuovo regime introdotto dal D.L. Aree Idonee e si dovrà, pertanto, verificare se l’area prescelta per realizzare l’impianto ricada nel nuovo elenco oppure sia stata esclusa”, ha detto a pv magazine Italia Feliciano Palladino, fondatore e managing director di NexAmm.

CER, Mase: obiettivo primario il raggiungimento della capacità installata, domande fino al 30 novembre

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) dice che si farà parte attiva nel ricercare ulteriori risorse per le CER che non beneficeranno dei fondi PNRR, sia attraverso l’eventuale rifinanziamento della misura, sia tramite il ricorso ad altri piani di investimento nazionali o europei. Rimane che la priorità del Governo è non perdere fondi europei e installare una certa capacità attraverso le CER, non sostenere lo sviluppo del settore.

DL Transizione 5.0 e aree idonee approda in Senato

Il decreto inizia l’iter parlamentare per la conversione in legge che dovrà avvenire entro il 20 gennaio 2026.

Fondi PNRR per le CER, GSE: richiesti 864,6 milioni di euro al 23 novembre 2025

La dotazione finanziaria è scesa, come comunicato dal GSE venerdì, a 795,5 milioni di euro. “I progetti che, al termine dell’istruttoria, risulteranno valutati positivamente ma non ammessi per esaurimento della dotazione finanziaria aggiornata, saranno comunque considerati idonei ai fini di possibili scorrimenti, anche in relazione a successive ed eventuali integrazioni delle risorse disponibili”, scrive il GSE. 

Fondi tagliati alle CER, la reazione di esperti e Regioni: segnale preoccupante, soprattutto per i developer

“Lo Stato crea aspettative, mobilita migliaia di enti locali e imprese, e poi toglie le basi economiche su cui tutti stavano lavorando”, ha detto a pv magazine Italia Salvatore Midili, AD di Energyhub e referente regionale di Italia Solare per la Sicilia. “La comunicazione del Mase di drastica riduzione dei fondi a disposizione è stata come un fulmine a ciel sereno: non possiamo più garantire ai clienti la disponibilità dei fondi fino al termine non solo dell’istruttoria del GSE (che spessissimo sfora i 90 giorni promessi) ma anche della delibera del Ministero”, ha spiegato
Francesco Caponeri, avvocato dello Studio Legale Duranti & Associati, aggiungendo che le domande che verranno presentate dallo studio scenderanno da 8 MW a 3 MW. La Regione Umbria chiede al Governo di rivedere le proprie decisioni.

DL Transizione 5.0 e aree idonee, nuovo contenzioso tra Stato e Regione Sardegna?

La governatrice dell’isola, Alessandra Todde, si scaglia contro il nuovo provvedimento entrato in vigore ieri: “il governo ha scelto la scorciatoia del decreto legge” e annuncia un possibile nuovo ricorso alla Corte Costituzionale.

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