Nella relazione illustrativa si legge che sono state recepite le condizioni poste dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci, e dalle Commissioni VIII e X della Camera dei Deputati.
Entro fine anno la stipula dei contratti. Nei primi mesi del 2026 sarà avviata la procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione degli impianti che dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione.
Thomas De Luca, assessore all’Energia dell’Umbria, lancia un’allarme sull’ultima bozza circolata del DL Energia poiché rischierebbe di bloccare la transizione energetica regionale
L’associazione, tra le proposte, ha suggerito di inserire nei meccanismi incentivanti una premialità di 5 €/MWh per i progetti che valorizzano le operazioni di recupero
La Regione ha recepito due sentenza del TAR Palermo annullando il provvedimento con il quale l’assessorato all’Energia richiedeva la produzione di contratti definitivi per i terreni interessati dalla realizzazione di impianti FER. Inoltre, ha aggiornato il piano energetico ma esclusivamente in una parte relativa a progetti eolici.
La crescita dei sistemi di accumulo in Italia rispetto a un anno fa è pari a 23% se si guarda al numero di impianti, ma sale a 52% in termini di capacità e 40% in termini di potenza. Lo sottolinea Italia Solare, aggiungendo che Italia e Germania guidano il mercato BESS europeo.
Per quanto riguarda il contributo, Pinzone sottolinea a pv magazine Italia che ogni progetto del 2025 riceve in media oltre 3,4 milioni di euro, contro 2,36 milioni nel 2024. La potenza totale e il contributo PNRR sono inferiori nel 2025 in relazione al minor numero di impianti.
Individuate le aree idonee su terraferma, le aree idonee a mare e concessi esclusivamente interventi in attività libera sui siti Unesco.
“Tra i quesiti messi in consultazione risulta esserci la richiesta di implementazione di criteri di incentivazione in linea con il Net Zero Industry Act nonostante ad oggi non siano previsti nella bozza di decreto oggetto di consultazione”, spiega Carlo Fonzi Cruciani, consultant di Key to Energy, a pv magazine Italia, aggiungendo che il cambio di paradigma è legato al fatto che non viene incentivato l’asset ma il profilo, tramite la somma di diversi asset fisici e virtuali.
Sulla piattaforma in scadenza al 31 dicembre, da venerdì scorso a ieri nuove 742 richieste per un valore complessivo di 231.084.152 euro.
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