La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana. Puntata 41 di venerdì 14 marzo 2025.
L’avvocato Emilio Sani spiega a pv magazine Italia; che, nonostante la Sardegna abbia preso delle decisioni molto peculiari, le altre cinque regioni che hanno presentato le bozze di legge si stanno muovendo in modo piuttosto coerente, seppur con alcune differenze.
Il bando prevede contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite la produzione di energia da fonte rinnovabile
Dal 4 marzo a oggi il ministero ha espresso pareri di valutazione ambientale per sei progetti fotovoltaici o agrivoltaici da 450 MW complessivi.
pv magazine Italia ha intervistato Francesco Castagna, direttore di Anepla e Tiziano Mestriner, vicepresidente di Assorisorse sul tema del fotovoltaico da installare presso cave e miniere.
Per Italia Solare il Decreto Bollette rappresenta un’occasione per avviare una riforma strutturale del sistema energetico nazionale. “Il futuro dell’energia non può dipendere da sussidi emergenziali”, ha detto Paolo Rocco Viscontini. Alleanza per il Fotovoltaico chiede di puntare sull’utility scale.
Per l’avvocato Claudio Vivani risulta importante perché “enuncia principi la cui portata eccede il tema della moratoria, affermando l’incostituzionalità delle normative regionali che si pongano in contrasto con gli obiettivi di decarbonizzazione sanciti a livello euro-unitario e nazionale”
Terna prevede per la prima asta Macse oltre il 20% di taglio dell’offerta e importante partecipazione anche di finanziatori esteri. Il Mase valuta l’introduzione di premialità per componentistica comunitaria nel Fer X e nel Macse.
Legambiente ha pubblicato un rapporto in cui evidenzia un “forte ritardo” sugli obiettivi al 2030. Tra le proposte per velocizzarne il raggiungimento rientrano la riduzione dei vincoli per il fotovoltaico a terra e la possibilità di realizzare progetti agrivoltaici su tutte le aree agricole.
L’opera verrà installata ad Acireale su cinque strutture, tra cui due chiese, e si pone come progetto pilota per altre comunità energetiche sulle diocesi siciliane.
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