“Il curtailment sarà un elemento strutturale dell’esercizio del nostro sistema. Punto”, ha detto Luca Marchisio, head of system strategy di Terna, durante l’Italian Renewables Investment Forum 2025. Altri esperti hanno poi sottolineato che l’Italia sta entrando una nuova fase in cui le competenze di energy management saranno sempre più importanti a livello aziendale e la programmazione sempre più centrale a livello di sistema.
Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei servizi energetici (GSE), ha detto che l’asta dovrebbe causare una riduzione degli oneri in bolletta valutabili intorno ai 400-500 milioni. Ha anche detto che 2,5 GW di progetti avevano prezzi sotto i €55 MWh.
Il progetto ha ottenuto la valutazione di impatto ambientale (VIA) positiva dal ministero la scorsa settimana
Luca Marchisio, head of system strategy di Terna, sostiene che la prima asta Macse segna un salto in avanti di 15 anni rispetto alle curve di costo di Bloomberg, suggerendo che l’esercizio italiano è un modello di riferimento per l’intera industria globale, diminuendo di oltre il 20% il costo complessivo di integrazione del fotovoltaico.
“Oltre a generare energia pulita locale, la presenza dei pannelli solari nei pascoli contribuisce a migliorare il benessere degli animali; in particolare, l’ombra riduce direttamente il fabbisogno di acqua durante il pascolo, mentre allo stesso tempo l’erba diventa più resistente alla siccità grazie alla protezione fornita dai pannelli”, ha detto EDP. L’impianto non riceve alcun incentivo, ha aggiunto la società spagnola a pv magazine Italia.
“Spero che il meccanismo possa essere approvato entro il 2025. Siamo nella fase finale”, ha detto Alessandro Noce, direttore generale mercati e infrastrutture energetiche del Mase, aggiungendo che rimane comunque il rischio che venga poi approvato in via definitiva a inizio 2026. “Nel Fer X introdurremmo le regole del Net Zero Industry Act a regime”.
A supporto della realizzazione di una smart grid e per incrementare la quota di energia da fonti rinnovabili.
“Sono lieto della firma di questo importante accordo, che per DRI rappresenta un ulteriore passo nel consolidamento della nostra presenza nel mercato energetico italiano”, ha detto Murat Cinar, CEO di DRI.
Per “circa 9 GW” è minore di 65 €/MWh. I dati GSE sulla prima asta
Ricercatori tedeschi hanno studiato in che modo l’accumulo con batterie potrebbe aiutare i sistemi fotovoltaici su facciata a superare la loro nicchia di mercato entro il 2030. I loro risultati dimostrano che la grande maggioranza delle facciate esposte a sud in Europa potrebbe essere dotata di pannelli solari verticali combinati con batterie.
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